Torneo Roman Inverno, Vince lo spettacolo. Trionfano ancora Kevin Vagnarelli e Martina Pulcinella. Semifinale epica tra Ciaramella e Di Sturco

Ha vinto lo spettacolo.

Ha perso chi non c’era. Ancora una volta un torneo, questo del Roman Sport City, che ha rappresentato la vera essenza dello sport, cioè l’inclusione.  

Hanno alzato la coppa Kevin Vagnarelli tra i maschi e Martina Pulcinella tra le ragazze: dimostrano una volta di più che il loro livello è ormai per competizioni superiori.  La Felpa Giallo Fluo www.alessandrozijno.it con l’iconico Elmo troiano stilizzato e la pallina da tennis, prodotto dalla Passion4Print, come premio oltre la soddisfazione di aver giocato un tennis meraviglioso. 

Kevin ha un diritto devastante e ormai manovra bene anche di rovescio, aspettando i momenti giusti per attaccare. Martina è elegantissima, possiede colpi fluidi e ha una velocità di palla superiore alla media delle competitor. 

Torneo Maschile. 

Kevin Vagnarelli, che ha alzato l’ennesima coppa, in finale ha sconfitto un Angelo Caramella in versione deluxe, costretto al ritiro dopo 3 giochi. Del resto la semifinale tra Angelo Ciaramella e Giancarlo Di Sturco è stata davvero epica, decisa al tie break 11-9. Addirittura un ace ha salvato Angelo quando era sotto 7-8 nel tiebreak, prima di chiudere appunto 11-9 costringendo all’errore un Di Sturco stremato. Per Ciaramella grande soddisfazione e dimostrazione di un talento magnifico, dove per talento si intende la “facilità” e la “velocità” di apprendimento. Perla quantità di ore di allenamento e considerando che sono solo 2 anni che gioca a tennis, i risultati di Ciaramella sono eccezionali. Palle arrotate, controllo, scelte tattiche perlopiù azzeccate, queste le caratteristiche di Angelo Ciaramella, che può e deve lavorare su una velocità di crociera di palla superiore e porsi ostacoli e obiettivi in allenamento sempre più complessi. 

Per Giancarlo Di Sturco si può affermare la stessa cosa, pur ricordando che gioca da più anni rispetto al suo avversario della semifinale. Ottimo torneo anche per lui che si riproporrà tra i favoriti nel prossimo torneo. In semifinale, sconfitto da Kevin Vagnarelli è arrivato anche un ottimo giocatore come Giorgio Valenti, dotato di acume tattico, ottime gambe ed una tecnica completa. Infatti pur allenandosi poco (quasi nulla) riesce spesso ad arrivare fino in fondo nelle competizioni. Giorgio è ora di alternare tennis e padel che ne dici? 

Se c’è un tennista che può essere considerato una certezza è Paolo Tamburrini, il Carreno Busta di Pomezia. Il tennista che arriva sempre laddove può arrivare, non tradisce mai e vince le partite che può vincere. Tatticamente ineccepibile, ora può pensare di alzare il livello tecnico e atletico. 

Primo torneo e prestazione sontuosa per Alex Antrilli, venuto da Aprilia per esordire con grande soddisfazione: atletismo da Pro, grade concentrazione un diritto fastidioso e un rovescio solido fanno di Antrilli un pericoloso outsider per il futuro. Stavolta sconfitto solo da Ciaramella dopo una lunga battaglia. 

Certezza Doc. Fabio Clementi. A dispetto di una età anagrafica superiore ai suoi avversari, Clementi lotta ogni singolo quindici ed è dotato di colpi profondi e potenti che gli regalano infatti sempre la possibilità di arrivare in fondo ai tornei. Ennesimi quarti di finale per lui, eliminato sul finire di una furibonda lotta da Giorgio Clementi. 

Stoppata dal vincitore Kevin anche la corsa di Paolo Limongi che con la divisa dell’amata AS Roma, ha onorato i gloriosi colori giallorossi dando vita a partite di gran livello. Tennista completo e indomito può lavorare per migliorare la tenuta atletica, per non finire i tornei rode come questo con crampi o particolari fastidi.  

Buona prestazione per Dario Di Silvio, frenato da problemi fisici avuti la notte precedente, che comunque ha fatto ottavi di finale frenato dallo scoglio Vagnarelli. Adriano Florio anche ha raggiunto gli ottavi e si è ripromesso di migliorare il suo tennis che è già interessante, pur con qualche sbavatura tecnica. Esordio molto positivo per Nicola D’Orazio al torneo del Roman: tennista tecnico e fantasioso, può lavorare sulla consistenza per implementare il suo tennis. Spettacolo Martina Pulcinella che si è cimentata anche nel torneo maschile: la vincitrice del femminile ha approfittato del forfait di Gianluca Misso nei sedicesimi per dare battaglia contro il Doc. Clementi pur non riuscendo a portare a casa il match. Uno dei migliori come prestazione e permettetemi di dirlo, tra i più “implementati” come tennista è Alessandro Bruni, uno che in allenamento dà sempre il massimo. Sfortunato nell’accoppiamento degli ottavi (finito nello spot di Ciaramella) ha giocato un tennis stratosferico nei gironi e nei sedicesimi aveva eliminato l’ottimo Lino Cardamone, tennista sempre fastidioso e in crescita. Come Bruni “Best improvement of the year”, benissimo anche Davide Novelli che oltre a deliziare il palato (è un rinomato Chef) in questo torneo ha mostrato anche le qualità tennistiche, giungendo agli ottavi e finalmente positivo anche in competizione.  

Menzione di lode anche per il più giovane del gruppo, il tredicenne Fabrizio Loi, futuro assicurato il suo, che ha addirittura superato Marco Ginosi nella fase conclusiva e ha messo alle corde negli ottavi un Tamburrini che l’ha spuntata grazie all’esperienza. Fabrizietto tuttavia se continua così, con questo piglio, si toglierà parecchie soddisfazioni. In cerca di una identità ancora da definire Francesco Di Nillo, che a dispetto di fondamentali SPETTACOLARI (Diritto da seconda categoria e rovescio ad una mano idem) fatica un po’ ancora a gestire gli aspetti emotivi della competizione. Sfortunato anche nell’accoppiamento con un vecchio lupo di terra rossa come Di Sturco. Ma su Francesco punto, perché in allenamento è una vera furia. 

Primo turno fatale per Marco Ginosi sorpreso da un Fabrizio Loi molto in forma: per Ginosi però un torneo positivo comunque, perché ha mostrato quell’entusiasmo e quella grinta che promettono risultati a breve. In ripresa anche Fabio Gentili: uno dei miei allievi preferiti, tennista esperto che viene sempre fuori nei momenti difficili e che sta ritrovando quelle sensazioni che lo portarono in finale nei tornei prepandemici. Fabio è un esempio per tutti, si allena con impegno e stiamo facendo insieme un programma di rientro anche per risalire la china a livello di classifica FIT. 

Esordio soddisfacente per il supersimpatico Massimo Soldatini, accompagnato anche dal figliolo, che ha superato agevolmente i gironi e poi è uscito per mano di D’Orazio. Tennista estroso, Soldatini ha mostrato entusiasmo e voglia di migliorarsi. Vedrete che sarà un osso duro pet tutti a breve. Andrea Leoni ha cominciato solo da pochi giorni a lavorare sul piano tecnico, eppure si è messo alla prova, arrivando addirittura ai sedicesimi di finale, e lottando ogni punto. La tecnica va migliorata, l’atteggiamento invece è quello dei campioni, bravo Andrea, che venendo dal calcio si muove bene in campo e ha deciso di impegnarsi anche per il tennis. Visto molto bene anche Riccardo Ferrari: l’esperto tennista del Roman Sport City ha mostrato un gioco solido, con accelerazioni che gli hanno garantito parecchi punti sia di diritto che di rovescio, oltre ad un servizio potente e preciso. Sembra pronto a giocarsi le posizioni migliori nel prossimo torneo. 

Torneo femminile: 

La favorita d’obbligo del torneo, la mitica Martina Pulcinella ha sbaragliato la concorrenza vincendo tutti i match e alzando al cielo la Coppa. Come già detto Martina ha un gioco fluido, colpi portati molto bene, del resto gioca da molti anni ad un livello molto buono. Applausi convinti per la finalista del torneo, l’implacabile Patrizia Minonne che dimostra sempre di saper ottenere il massimo da ogni situazione: questa è davvero una qualità, una soft skill, di assoluta importanza. Patrizia ha lottato anche in finale, pur uscendo sconfitta da Martina. In semifinale sono arrivate Valentina Guglielmi e Annamaria Gaglio. Ho grande considerazione di queste due ragazze, che con tecniche e attitudini differenti hanno in comune una voglia di lottare pazzesca. Valentina si è rimessa in forma sul piano atletico e non ha certo perso confidenza con i colpi; Annamaria è molto continua sia come prestazione che come allenamento e ogni volta che scende in campo fa il massimo proprio come Valentina. Ottima performance anche per la figlia Chiara del semifinalista del maschile: Chiara Di Sturco ha emozionato i presenti con un tennis elegantissimo, e sta lavorando per cercare consistenza oltre la spinta di palla. Menzione d’onore e complimenti per due esordienti assolute come Daniela Velitti e Annalisa Colurcio che si sono messe in gioco nonostante si allenino da davvero poco tempo e hanno veramente interpretato a dovere il senso di questo torneo. Per entrambe si tratta di lavorare come stanno facendo, senza lesinare energie e impegno. 

Alessandro Zijno