Riepilogo ATP Challenger 2021: Tallon Griekspoor è stato il migliore. Mef Events regina nelle organizzazioni. Franco Agamenone il Top italiano, pronti ad esplodere Cobolli e Pellegrino

Il Circuito Challenger nasceva ben 43 anni fa con l’intenzione di creare una serie di tornei che facessero da “selezione” per i tennisti che ambivano al tennis di più alto livello, quelli degli Slam per intenderci. Nel corso degli anni poi questo circuito, che definire secondario sarebbe riduttivo, ha vissuto di vita propria diventando un vero e proprio bacino di formazione per giovani aspiranti campioni oppure punto di ripartenza per tennisti più maturi scesi di classifica. In questa stagione 2021 il circuito Challenger è stato diviso in varie categorie che vanno dai Challenger 125 ai Challenger 50. I Challenger più ricchi, i 125, assegnano al vincitore 125 punti ATP mentre i Challenger 50 soltanto 50 punti ATP.  

La Pandemia ha ovviamente rivoluzionato il calendario e alcuni Paesi hanno scelto di non organizzare tornei, ad esempio l’Asia è praticamente sparita dal calendario. In Italia invece abbiamo lavorato molto bene per organizzare i Challenger e grazie anche a sforzi come quelli della ottima Mef Events del Patron Marchesini (con Elena e Federica) abbiamo avuto in calendario ben 25 tornei. 

Il primo torneo Challenger fu organizzato nel gennaio 1978 in Nuova Zelanda, e in quella stagione i Challenger proseguirono a singhiozzo solo in Usa e in Asia.  Giovani rampanti o atleti alla ricerca della riscossa per tornare in auge popolavano i tornei Challenger che poi anno dopo anno sono stati organizzati in tutto il mondo. Il primo torneo Challenger europeo fu organizzato proprio in Italia nel maggio del 1979 al Parioli e vide la partecipazione anche di Corrado Barazzutti che giunse in finale sconfitto dal francese Dominique Bedel. 

I Migliori del 2021. 

Tallon Griekspoor

In questo 2021 il miglior tennista del circuito Challenger è stato senza dubbio l’olandese Tallon Griekspoor, 25 anni e numero 64 del mondo a fine novembre che rappresenta anche il suo best ranking. Alto 188 centimetri con un fisico dotato di muscolatura “lunga”, Tallon Griekspoor ha un tennis molto moderno con un servizio che gli garantisce punti diretti e possibilità di dominare lo scambio dall’inizio. E’ solido da entrambi i lati, è destrorso e gioca il rovescio bimane. Difende molto bene e tatticamente le sue scelte si rivelano fruttuose molto spesso. Ha due fratelli (Scott e Kevin) entrambi tennisti professionisti che ora si sono ritirati. In questa incredibile stagione ha vinto ben 8 tornei Challenger (di cui 2 a Napoli) che gli valgono il record assoluto in uno stesso anno. Il prossimo anno può essere quello della consacrazione definitiva con risultati di rilievo anche negli Slam, sia su terra (che predilige) sia sul cemento. Il suo allenatore è Dennis Schenk che lo segue anche sulla terra a Maiorca, con l’ausilio di Raemon Sluiter quando invece si allena in Olanda.  

Sebastian Baez

Al secondo posto in questa speciale classifica dei Challenger pongo l’argentino Sebastian Baez, vincitore di 6 titoli Challenger in stagione, tutti sulla amata terra battuta. Tennista che già da Juniores si era distinto, diventando numero 1 al mondo, l’argentino di Buenos Aires, ventenne, è alto solo 170 centimetri e per questo è considerato l’erede del connazionale Schwartzman. Numero 97 del mondo, suo best ranking, Baez con delle gambe fenomenali fa del contrattacco da fondo il suo main business in campo e sul rosso di Parigi può ambire nel 2022 all’exploit che onestamente mi attendo. E’ allenato da Coach Sebastian Gutierrez, che recentemente ha dichiarato di nutrire forti speranze su questo ragazzo che sta facendo crescere davvero molto bene anche con l’aiuto del mito albiceleste Juan Martin Del Potro.  

Benjamin Bonzi

Terza piazza per il francese Benjamin Bonzi, anche lui vincitore di 6 titoli Challenger in stagione. Tennista che conosco molto bene per averlo visto muovere i primi passi nel circuito Challenger quando anche io lo giravo settimanalmente, Benjamin Bonzi da Juniores aveva già fatto finale al Roland Garros in doppio in coppia con Halys diventando anche numero 27 del mondo di categoria. Anche Bonzi è un tennista completo, e anch’egli gioca il rovescio a due mani. In questa stagione ha ritoccato il suo best ranking raggiungendo il numero 60 della classifica mondiale, il che gli permetterà di giocare almeno lo Slam australiano direttamente nel tabellone principale.  Il venticinquenne transalpino sa giocare con convinzione su tutte le superfici e questo lo rende un prospetto interessante per la prossima stagione ATP. 

Franco Agamenone

Tra gli azzurri il migliore è stato il naturalizzato Franco Agamenone, proveniente dall’Argentina e che a 28 anni ha trovato una stagione meravigliosa. Per la prima volta con continuità si è cimentato nei Challenger, raggiungendo la posizione numero 198 del mondo vincendo 2 tornei, a Praga e Kiev, oltre a ben 5 ITF. Franco Agamenone vive e si allena a Lecce dove è seguito dal Coach Andrea Trono. Queste le parole di Coach Trono: Franco è arrivato a Lecce tra il 2018 e il 2019 – spiega Trono -, lo abbiamo ingaggiato per giocare il campionato di Serie B. Non lo conoscevamo, ma il suo ranking Atp prometteva bene. Abbiamo vinto il campionato grazie ai suoi colpi. Ho osservato molto il suo gioco: serviva in kick e faceva un passo indietro per rispondere. Non capivo perché giocasse in quel modo, avendo altre armi a disposizione. Tutto è cominciato una mattina sui campi del nostro circolo. Franco si stava allenando e mi sono permesso di fargli notare che serviva in maniera errata. Dopo una piccola sessione di allenamento, è arrivato in finale in due ITF. Al termine della pandemia è tornato a Lecce e mi ha chiesto di diventare il suo coach”. Il suo team, supervisionato dal Maestro Trono insieme a Tommaso Mannarini, al preparatore atletico Paolo Capano, alla nutrizionista Emanuela Gabrieli e alla psicoanalista Mirta Iglesias, ha lavorato brillantemente sul 28enne italo-argentino: “Siamo intervenuti sul servizio e sul dritto – prosegue Trono –, modificando la battuta dal punto di vista biomeccanico. Franco ha accorciato i tempi di esecuzione e ha migliorato gli spostamenti sul terreno di gioco, imparando a tagliare in campo in maniera corretta. Un’altra arma fondamentale, mai sfruttata nel suo passato, è quella del gioco a rete: un giocatore che è stato 250 Atp in doppio deve essere in grado di chiudere il punto con la volée”. 

Altri tennisti che secondo me avranno un 2022 radioso ed esploderanno anche nei tornei ATP e forse negli Slam, per quanto si sono messi in evidenza nel circuito Challenger, sono senza dubbio: 

Holger Rune, il danese che è ormai considerato un futuro Top Player con 4 successi Challenger nel 2021 a soli 18 anni, salito in una stagione di 370 posti nella classifica mondiale e ora 104 ATP; 

I tedeschi Otte e Altmaier, il belga Bergs, gli statunitensi Kozlov e Brooksby, lo spagnolo Taberner e l’argentino Juan Manuel Cerundolo che hanno tutti collezionato 3 successi Challenger in singolare. Attenzione anche allo svizzero Dominik Stricker, che nel 2020 vinse il Roland Garros Juniores e in questa stagione ha trionfato al Challenger di Lugano. 

Andrea Pellegrino

Ci sono secondo me anche due azzurri pronti ad esplodere: Il primo è Andrea Pellegrino, classe 1997, attualmente al suo best ranking al numero 214 ATP, che ha vinto un Challenger nella Capitale e che sta dimostrando una grande crescita soprattutto dal punto di vista temperamentale e tattico. Andrea si allena a Sinalunga agli ordini di Giovanni Galuppo insieme al sempreverde Lucone Vanni. 

Flavio Cobolli

Il secondo è più giovane, e si tratta di Flavio Cobolli, allenato dal papà Stefano ex campione: Flavio Cobolli è stato numero 8 del mondo da Juniores raggiungendo la finale del doppio al Roland Garros e in questa stagione non ha vinto tornei Challenger (ha vinto un ITF ad Antalya) ma ha ben figurato raggiungendo parecchi piazzamenti con vittorie di prestigio come quella su Tobias Kamke a Bari. 

Andrea Vavassori con papà Davide

Per quanto riguarda i tornei di doppio i più vincenti del 2021 sono stati Orlando Luz e Alexandr Nedovyesov con 7 successi ciascuno; bene il nostro Andrea Vavassori che ha collezionato 3 titoli Challenger, pur girando per molte settimane il circuito principale e che secondo me va preso in considerazione da subito per le convocazioni nella futura Davis per la specialità in coppia che con la nuova formula ha ancora più peso. 

Alessandro Zijno