ITF WTT Femminile 2021, Week 4: Alexandra Eala, 15 anni, primo torneo ITF conquistato a Manacor con i complimenti di Nadal

W25 Fujairah,Emirati Arabi Uniti(25K, Hard): [2] C. Tauson (Den) b. [1] V. Golubic (Sui) 6-0 4-6 6-3

Clara Tauson, danese che nel 2019 vinse gli Aus Open Juniores ed è stata la più giovane campionessa del suo Paese a soli 13 anni, vince negli Emirati e si lancia verso i prossimi Slam. Tennista matura, potente, davvero fenomenale, è ancora acerba tatticamente ma può davvero lanciarsi nel giro di pochi anni nell’Olimpo de tennis mondiale. Oggi ha 18 anni ed è numero 152 del mondo con vista sulla Top 100 WTA: ottavo titolo per lei a Fujairah.

Non c’erano azzurre in Medio Oriente, e si è messa in luce ancora una volta un’altra giovanissima emergente, l’ucraina Daria Snigur, “la boscaiola”, arrivata in semifinale.

W15 Cairo, Egitto (15K, Terra): S. Kraus (Aut) b. E. Avanesyan (Rus) 6-2 6-3

Finale tra teen ager quella disputata nel torneo del Cairo in questa settimana: a spuntarla è stata l’austriaca Sinja Kraus sulla russa Avanesyan. Per la Kraus, 840 WTA, secondo titolo ITF a distanza di 3 anni dall’ultimo che conquistò ad Antalya sul veloce.

Nicole Fossa Huergo e Marion Viertler eliminate al secondo turno mentre sono uscite all’esordio nel tabellone principale Beatrice Ricci, Gloria Ceschi e Alessandra Simone.

W15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [Q] S. Sakellaridi (Gre) b. [JR] J. Avdeeva (Rus) 3-1 Rit.

Sapfo Sakellaridi, greca di 17 anni, vince il suo primo titolo da professionista approfittando del ritiro in finale della russa Avdeeva. Ora top 700 WTA la Sakellaridi proviene da una famiglia di tennisti, con due fratelli che entrambi stanno provando a sfondare girando gli ITF. In attesa dei tornei di Heraklion, la Sakellaridi si toglie la soddisfazione di vincere nella vicina Turchia. La sua specialità, nel bene e nel male, è il servizio davvero particolare, quello che io chiamo “serpente”: guardate, le immagini parlano da sole:

https://twitter.com/i/status/1324699992355971073

Quarti di finale per Nuria Brancaccio (eliminata proprio dall’ellenica vincitrice del torneo), che al secondo turno aveva eliminato nel derby Matilde Paoletti con un 7-6 incredibile nel terzo e decisivo set.

W15 Manacor, Spagna (15K, Hard): [JR] A. Eala (Phi) b. Y. Cavalle-Reimers (Esp) 5-7 6-1 6-2

Alexandra Maniego Eala è in prospettiva la più forte tennista filippina di sempre e a soli 15 anni si è tolta la soddisfazione di vincere il primo titolo della sua carriera da professionista che si preannuncia fenomenale. Nata nel maggio del 2005, mancina con rovescio bimane, Alexandra è figlia di una campionessa di nuoto, Rizza, e nipote dell’ex presidente della federazione filippina di Basket, sport seguitissimo nel Paese Asiatico. Viene quindi da una famiglia con radici culturali sportive solidissime e ha una gran voglia di fare in allenamento. Persino Nadal, presso la cui accademia si è svolto il torneo, ha fatto i complimenti via facebook alla tennista filippina che più volte si è allenata in Spagna. “Congratulations @alex.eala for this important moment in your career. We are all very happy for you! Keep up the good work and attitude! #vamos”, questo il post del campione maiorchino. Primo turno vincente per la forte tennista asiatica contro la nostra Anna Paradisi, poi vittoria contro Seone Mendez che solo un anno fa sembrava lanciata verso traguardi prestigiosi, salvo poi bloccarsi anche a causa della Pandemia. Ancora una splendida affermazione per Eala contro la francese Carole Monnet, altra giovanissima in rampa di lancio e semifinale contro la Karunaratne, tennista diciannovenne di Hong Kong. In finale la Eala aveva una tennista esperta come la spagnola Cavalle-Reimers, mai sbocciata definitivamente ma ostica e di grande affidabilità. Ed è andata davvero come meglio non poteva sperare per la filippina, che ha perso il primo set ma poi demolito con la sua potenza la temibile avversaria padrona di casa.

Fuori al primo turno del tabellone principale le azzurre Anna Paradisi, Noemi Basiletti, Lisa Pigato, Tatiana Pieri e Federica Rossi.

Alessandro Zijno