ATP Challenger 2020, Week 52: Nessun torneo, siamo in off season. Leo Borg e Sebastian Korda saranno futuri protagonisti come i loro padri?
A Febbario scorso Leo Borg ha esordito a livello Challenger a Bergamo: il figlio del grandissimo campione svedese Bjorn Borg ha smosso le televisioni di tutto il mondo e regalato al Challenger organizzato da Marco Fermi una popolarità importante. Leo ha 17 anni, gareggia ancora principalmente a livello Juniores dove è numero 134 del mondo e finora da professionista ha giocato 5 match perdendoli tutti e vincendo solo un set: a Bergamo è stato sconfitto dal tennista di Taipei Tseng, poi ha provato il Challenger di Pau in Francia dove è stato eliminato da Gulbis. A livello ITF la trasferta di Sharm a cavallo tra ottobre e novembre è stata avara di soddisfazioni per Leo sul piano dei risultati ma importante su quello dell’esperienza: sempre in tabellone grazie a Wild Card, lo svedese ha vinto il suo primo set da professionista contro l’egiziano Asrawy.
Sebastian Korda appare molto più avanti sul piano tennistico: il figlio del grandissimo tennista ceco Petr Korda, ex numero 2 del mondo, e di Regina Rajchrtovà, ex tennista ceca che al massimo è riuscita a raggiungere la ventiseiesima piazza del ranking femminile, vive negli Stati Uniti a Bradenton e per gli States gioca. Ha 20 anni e in questo momento è numero 118 del mondo con grandi chance di salire presto alla ribalta della Top 100 ATP. A ottobre ha fatto un incredibile quarto turno al Roland Garros e poi a novembre ha vinto il Challenger di Eckental, dimostrando di poter ambire nel 2021 a grandi risultati. Il giovane americano, come dimostrano i recenti risultati, è un tennista capace di giocare bene su ogni superficie. Certamente il veloce indoor è una di quelle capace di esaltare di più le sue caratteristiche. Qui infatti riesce a sfruttare pienamente un servizio e dei colpi di inizio gioco veramente robusti ed imponenti. Io mi aspetto molto da lui, soprattutto se venisse confermata la notizia che vede Agassi come suo Coach o comunque nello staff.
Alessandro Zijno