ATP Challenger 2020, Week 34: Hanfmann e Wawrinka i primi vincitori Challenger dopo la riapertura. Bene Moroni e Gaio

Praga, Rep. Ceca (CH Tour 125, Terra) : [1-WC] S. Wawrinka (Sui) b. A. Karatsev (Rus) 7-6 6-4

Riparte il circuito Challenger, finalmente, e subito con un grandissimo campione ad onorare il circuito secondario: Stan Wawrinka trionfa a Praga vincendo ben 4 partite al terzo set e dimostrando così due cose. La prima è che aveva ed ha (è iscritto anche al secondo torneo praghese) una grandissima voglia di tornare a competere, la seconda è che il circuito Challenger è secondario solo per montepremi e punti assegnati, perché il livello è altissimo. Stan Wawrinka così torna a vincere un titolo dopo 3 anni, l’ultimo era stato l’ATP di Ginevra nel 2017. Nono torneo Challenger vinto in carriera per lo svizzero che guadagna 2 posizioni nel ranking e diventa numero 15 del mondo. In finale è giunto il sorprendente russo Karatsev, che fino al match con Wawrinka non aveva perso nemmeno un set e si è difeso molto bene anche in finale, cedendo 7-6 6-4 in un match assolutamente non agevole per il più titolato tennista elvetico. Per Karatsev che compirà 27 anni a settembre, un torneo ricco di soddisfazioni e +13 nel ranking: si assesta nella posizione numero 240 del mondo. Torneo fantastico anche per la WC ceca, Michael Vrbensky, 20enne di belle speranze che raggiunge il suo best ranking al numero 381 ATP, aggiungendosi al numeroso elenco di tennisti della Repubblica Ceca che ambiscono a rinverdire i fasti della loro nazione a livello tennistico. Oltre a Vrbensky infatti il 2000 Machac, il 97 Kopriva e soprattutto il mio preferito Jonas Forejtek (2001) sono in rampa di lancio e presto li vedremo in top 100. Non c’erano azzurri in tabellone a Praga.

Todi, Italia (CH Tour 100, Terra): [7] Y. Hanfmann (Ger) b. B. Zapata Miralles (Esp) 6-3 6-3

Yannick Hanfmann, 28enne tedesco cresciuto tennisticamente negli USA, riavvicina la top 100 (oggi è 116 ATP) conquistando a Todi il suo sesto titolo Challenger, sconfiggendo in finale lo spagnolo Zapata Miralles. Migliore degli azzurri il romano Gian Marco “Bufalo” Moroni, che ha raggiunto la semifinale e ha ceduto solo al fortissimo tedesco Hanfmann (qui un focus) , più esperto e sul momento più performante. Oggi Moroni (qui la sua ultima intervista) è numero 230 del mondo e nel torneo della prossima settimana a Trieste può prendersi la rivincita contro Hanfmann visto che un sorteggio birichino li ha messi di nuovo di fronte e il tedesco potrebbe anche pagare la fatica e il senso di appagamento della finale. Chi mi sta piacendo davvero tanto è Federico Gaio e un percorso col suo allenatore Daniele Silvestre che farebbe invidia ai migliori del mondo: staff eccezionale con il preparatore atletico Umberto Ferrara, il videoanalista top mondiale Danilo Pizzorno. Ora Gaio, dopo questi quarti di finale, vola verso gli Stati Uniti alla ricerca della gloria e di un posto nella top 100, risultato alla sua portata dopo una preparazione così bene impostata. Il livello mostrato a Todi da Federico Gaio, non il suo 100%, non deve trarre in inganno e comunque il faentino ha sconfitto soffrendo (sempre importante vincere così) Matteo Viola che ha fatto un primo set impressionante e poi Ale Giannessi che su terra vale sempre tanto. Peccato la sconfitta con il francese Hoang nei quarti: il transalpino forse è più adatto ad altre superfici ma si è ambientato molto bene qui a Todi e ha mostrato un tennis molto fastidioso. Gaio contro il francese si è trovato avanti 4-2 nel set decisivo e poteva chiudere la gara: qualche errore di troppo ha rimesso in partita il francese che alla fine si è imposto per 6-4. Continua a non trovare un feeling col suo tennis un Marco Cecchinato nervoso che da qualche tempo lavora con Coach Sartori alla ricerca di un rilancio: certo è che non è nel momento migliore della sua carriera e vediamo cosa succederà negli Usa. Intanto qui a Todi si è fermato ai quarti contro Hanfmann, un risultato non soddisfacente per uno come lui che su terra rossa vale i primi del mondo. Secondo turno per Musetti, Giannessi e Zeppieri mentre sono usciti all’esordio nel main draw Marcora, Viola, Arnaboldi, Giustino, Vavassori e Forti.

Alessandro Zijno