In difesa dell’arbitro Luigi Catanoso: indizi non convergenti, accuse deboli e gli strani articoli sul web

Il Fatto. Secondo quanto scrive Repubblica, la Procura di Roma avrebbe aperto un fascicolo su una strana vicenda di scommesse accaduta prima del lockdown. Per la prima volta, sarebbe coinvolto un arbitro. L’arbitro sarebbe Luigi Catanoso della sezione di Reggio Calabria. L’indagine partirebbe da una partita, Virtus Verona-Gubbio nella quale l’arbitro ha avuto un infortunio, certificato da referti medici presentati regolarmente e che non ha permesso ai bookmakers di intascare i loro denari. Sì, perché non essendoci arbitri di riserva in serie C, la gara è stata interrotta con un risultato non favorevole ai bookmakers. La maggior parte degli scommettitori si era orientata sulla vittoria della Virtus Verona, cosa per altro abbastanza logica visto che giocava in casa e certamente non era tecnicamente inferiore al Gubbio ascoltando gli esperti di C. Eppure prima stranezza: TUTTI I SITI CHE PARLANO DELLA VICENDA NON RACCONTANO NULLA DI QUESTO, limitandosi a riportare la notizia nello stesso identico modo. Sembra una “velina” trasmessa da qualcuno affinchè girasse.

Tutti i siti, più o meno importanti, parlano di flussi anomali di scommesse su incontri arbitrati da Luigi Catanoso, in particolare su Virtus Verona Gubbio. A me risulta che siano poche migliaia di euro sui siti AAMS, per cui anomalia di fatto poco verosimile. In secondo luogo mi chiedo e vi chiedo come mai questi flussi anomali vengano segnalati in modo praticamente nascosto dai book, senza che siano pubblici in tempo reale come sarebbe assolutamente possibile tecnicamente. Uno scommettitore dovrebbe avere il diritto di conoscere i flussi in tempo reale (c’è un cervellone che registra tutto, bastano pochi secondi), proprio per rendersi conto di quello che poi viene propagandato come verità assoluta. Chi ci garantisce che questi dati di flussi anomali siano reali? E chi ci garantisce che alcuni flussi anomali non vengano denunciati ed invece insabbiati in base agli interessi di qualcuno?  Ad esempio quando i bookmakers ne traggono un vantaggio?

Nella fattispecie ad esempio la maggior parte dei siti internet (a partire da quelli più importanti) non si prende la briga di raccontare chi è l’arbitro Luigi Catanoso che è considerato da anni una promessa tra i fischietti ed infatti sta portando avanti una carriera interessante che sarebbe un peccato interrompere ora per accuse quantomeno fantasiose.

Sia chiaro, la Procura di Roma aveva l’obbligo di aprire una inchiesta su segnalazione della Federazione che da parte sua voleva vederci chiaro. L’indagine, al momento senza persone accusate formalmente, verte su alcune partite, oltre a Virtus Verona – Gubbio, di Serie C e campionato Primavera con qualche rigore e qualche espulsione. Ma a rivedere gli episodi, chiacchierando con i giocatori protagonisti, sembrano solo interpretazioni forse severe ma assolutamente all’interno dei paletti regolamentari, da parte dell’arbitro. Insomma, niente che desti il minimo sospetto. Per altro erano tutte partite molto complesse da arbitrare, con ritmi altissimi, spesso cambi di fronte, ripartenze che giustificano a volte falli duri o tattici per interrompere azioni degli avversari. Questo è tipico del campionato Primavera dove spesso gli attori non sono scaltri tatticamente come i professionisti di Serie A o B. Quindi rigori ed espulsioni sono all’ordine del giorno e gli arbitraggi di Catanoso sono sempre stati all’insegna dell’uniformità del giudizio: uno di quei fischietti che tende ad ammonire o espellere forse prima di altri e che applica il regolamento che oggigiorno favorisce gli attaccanti e lo spettacolo tanto che i rigori sono aumentati anche in Serie A. Questo fa di lui un possibile indagato? Con tutti i danni di immagine che questo gli sta originando?

Pensateci un attimo: abbiamo visto partite decise dagli arbitri, con errori clamorosi anche col VAR e nessuna inchiesta aperta. Danni per milioni di euro per società che retrocedono o non vengono promosse oppure non vanno in Europa. Qui parliamo di pochi spiccioli eppure viene fatto un polverone. E se invece questo povero Luigi Catanoso avesse semplicemente pestato i piedi a qualcuno? Magari non si fosse piegato a pesanti richieste o imposizioni?  

Appare quantomeno strano che nessun commentatore si sia schierato apertamente a favore di questo giovane arbitro: o tutti sanno qualcosa che io non so, e allora hanno omesso di denunciare, oppure sono solo illazioni che fanno male alla giustizia e all’informazione libera. Pensateci un secondo, e prendetevi 5 minuti per andare a leggere da dove provengono le notizie: la maggior parte dei siti che hanno rilanciato la notizia (per altro con diversi copia-incolla che qui non avete trovato) ha pubblicità al proprio interno di origine mainstream, appaiono banner pubblicitari di soggetti commerciali che potrebbero avere interesse a indirizzare la pubblica opinione. Qui io non ho mai ospitato, e mai ospiterò per nessuna cifra, pubblicità di siti di scommesse di alcuna natura. Visto anche il mio orientamento di interesse sul tennis, che già di suo è un terreno scivoloso visto le numerose squalifiche e sospetti di incontri combinati.

Da parte mia quindi c’è la sola voglia di farvi riflettere e anche di consentire ad un giovane e bravissimo arbitro di continuare a lavorare liberamente. Tutti noi nelle nostre attività professionali potremmo essere travolti da accuse o sospetti infamanti che finiscano con il ledere la nostra dignità e serenità. Difendiamo la nostra libertà.

Alessandro Zijno