ATP Challenger, ITF, 2020, Week 17: La forte difesa di Tara Moore riguardo al sostegno per le tenniste

La tennista inglese, n. 441 della classifica WTA, è intervenuta ieri dal suo account Twitter sui fondi finanziari per aiutare le tenniste di bassa classifica. Probabilmente anche a seguito delle controverse dichiarazioni di Thiem, che ha rifiutato di contribuire a fondi del genere, l’ex- n.145 mondiale ha dato vita ad un acceso dibattito con i suoi followers su twitter. Tutto parte dal tweet che riportava il messaggio di Moore e Shapatava, le più attive nel richiedere un’intervento dell’ITF per le giocatrici di bassa classifica:

“Sembra che non esistiamo, giochiamo solo a tennis” era la frase di Moore a cui un primo follower (1F) ha risposto:

1F: O forse, con la loro classifica, queste giocatrici vivono in un mondo di fantasie, e non si rendono conto che non possono vivere di tennis. Iniziamo la classifica dal numero 200 in su. Tutte quelle dal n.300 fino al n.1000 siano considerate delle giocatrici “tirocinanti”, appena sopra la media.

Moore: Solo una domanda, non prenderla personalmente ,ma tu sei fra i primi 500 del tuo lavoro? Pensi di esserlo? Qualcuno che è n.500 al mondo, su miliardi di persone, non è in grado di rientrare sulle spese che affronta. Se chiunque sia fuori dai primi 100 dovesse abbandonare questo sport, il tennis non esiterebbe più (nessuna competizione, nessuna varietà).

2F (un altro follower si inserisce nella discussione): Non capisci il punto. Ogni sport ha 2-3 persone con un grande seguito, maggiore dello stesso sport. Ad esempio ci sono persone che guardano il golf in TV solo se gioca Tiger. Una “giocatrice nella media” riesce a ottenere soldi solo grazie a questi grandi talenti.

Moore: Ok, se giocano solo i big3, la gente non si annoierebbe dopo il 100° incontro di Nadal contro Djokovic? Che succederebbe quando questi si ritirano? Chi prenderà il loro posto? Questo è quello che intendo quando dico che nel vostro mondo senza giocatori di bassa classifica il tennis cesserebbe d’esistere. Ed è lo STESSO MOTIVO per cui nessuno dei Big3 ha mai detto una cosa del genere.

F1: Allora possiamo essere d’accordo che senza “altri lavori” che servono per pagare l’affitto etc, essere n.500 al mondo non è un modo sostenibile di vivere? Non è corretto dire che siete in realtà delle “giocatrici d’incontri/allenatrici” da circolo che giocano anche nei Tour? E’ una descrizione attinente dal punto di vista economico?

Moore: Il punto è, oggi come oggi, essere n.500 in classifica non è sostenibile finanziariamente, ma dovrebbe esserlo, ecco perché ne parlo e cerco di cambiare il nostro sport, così persone come te non denigrano le persone di talento e il nostro sport può crescere. Hai ragione che il tennis non è un’attività essenziale, ma alle persone piace sicuramente vederlo.

F1: “Dovrebbe”? Che cosa te lo fa pensare? Tutta la folla di spettatori che ti guardano giocare? E’ assurdo. Ci sono persone là fuori che hanno difficoltà con lavori veri e tu pensi che ti si debba dare qualcosa per vivere quando è evidente da sé che non avresti alcun diritto a chiederlo.

Moore: In realtà quando giochiamo in club che sono molto coinvolti nel tennis ci sono molti spettatori. Di nuovo, non puoi fare questi discorsi perché non puoi saperlo, e se fossi tu a gestire tutto il tennis ( Dio non voglia) non ci sarebbero nemmeno i Big3.

Alessandro Zijno