Intervista doppia Musetti/Zeppieri, due golden boy della scena tennistica

Ed ecco Zeppieri/Musetti intervistati da Matteo Mosciatti per Sportface.it

Lorenzo Musetti, tennista di Carrara allenato da Simone Tartarini, numero 284 ATP al suo best ranking
Affacciatosi in modo definitivo dalla seconda metà del 2019 al livello superiore dopo aver vinto gli Australian Open 2019 e raggiunto la finale agli US Open 2018 a livello Juniores, il classe 2002 di Carrara, ha portato il suo ottimo tennis sul circuito ATP nello scorso febbraio a Dubai. Nelle qualificazioni del torneo ATP 500 negli Emirati Arabi Uniti si è tolto importanti soddisfazioni, incanalando tutta l’esperienza delle sconfitte da nomi di gran peso nei Challenger con due vittorie sull’australiano Alexey Popyrin (terzo turno agli US Open 2019) e sul russo Evgeny Donskoy, entrambi nella zona dei primi 100. Il sorteggio da incubo contro l’altro russo Andrey Rublev, numero 14 del mondo con un gennaio stellare, faceva temere il peggio. Invece a non voler rischiare il terzo set è stato proprio il più titolato dei due, costretto ad alzare il livello di gioco per non subire passanti da tutte le parti, con tutti i colpi e anche in recupero. Attualmente numero 284 del mondo (e 16° nella Race to Milan), il toscano procede con tranquillità sulla strada della crescita. Intanto un record ce l’ha: è il più giovane 2002 a essersi qualificato per un torneo ATP. E agli Australian Open ha rischiato di fare lo stesso, perdendo nel terzo turno del tabellone cadetto contro l’olandese Tallon Griekspoor, ma non prima di essersi tolto la soddisfazione di battere il rumeno Marius Copil.

Lorenzo Musetti
Nei 400 è entrato di recente anche il pontino Giulio Zeppieri (oggi numero 371), spesso andato a braccetto con Musetti pur con un tennis diverso. Il 2020 per ora non gli ha sorriso, ma le cose potrebbero cambiare grazie al lavoro con Umberto Rianna, che sta seguendo anche il toscano. Ho conosciuto Giulio ZeppieriPiero Melaranci, il suo coach, in occasione del Futures di Latina nel 2016 che segnò il suo esordio nel circuito PRO e durante il quale mi occupai del fortunato Magazine GameSetMatch (da una idea di Nicholas Stellabotte) e mi piacque parecchio il ragazzo pontino, visto già pronto a quell’epoca per tornei importanti almeno sul piano tecnico.

La pagina di GameSetMatch dedicata all’esordio di Zeppieri al Futures di Latina

Quarantena
Musetti: siamo rientrati all’inizio della scorsa settimana, ed è stata una Odissea. Siamo atterrati su Nizza, poi mille treni per arrivare prima a La Spezia poi a Carrara con il mio coach Simone Tartarini. Ho la possibilità di allenarmi, anche approfittando della vicinanza di Alessandro Giannessi, ma visto che fino al 7 giugno sarà tutto fermo in realtà faccio delle sedute tranquille e non tutti i giorni. Per il resto si resta a casa, tante serie tv e tanta musica.
Zeppieri: Questo periodo è la cosa più bella che mi sia capitata (e ride). A parte gli scherzi, provo ad allenarmi qualche volta con Piero (Melaranci ndr), il mio coach, e corro un pochino.
La vittoria più bella:
Musetti: La vittoria degli Australian Open.
Zeppieri: con Musetti a Milano (e ride). Vabbè dai, la prima vera grande soddisfazioni fu la vittoria contro mio fratello quando avevo 10 anni al TC Sardegna, che per chi non lo sapesse è a Terracina.
Tennisti preferiti:
Musetti: Roger
Zeppieri: Musetti e Medvedev
Squadra di calcio
Musetti: Juve
Zeppieri: Roma
Cosa invidiate dell’altro:
Musetti: Il servizio sul piano tennistico e come ragazzo la spontaneità.
Zeppieri: mi piace la “grinta” che ha quando gioca, è uno con le “palle”, ha un gioco sfrontato che mi piace tanto. E’ un ragazzo molto gentile.
Giocatrice WTA preferita
Musetti: Cocciaretto per le azzurre e Cori Gauff tra le straniere
Zeppieri: Cocciaretto anche io, e Daria Freyman (e ride, nessuno la conosce)
La cosa che sopporti meno dell’altro
Musetti: Chi non conosce Giulio può essere infastidito da qualche suo atteggiamento sopra le righe, ma chi lo conosce sa che è spontaneo e che è un bravissimo ragazzo.
Zeppieri: Che quando andiamo in giro insieme tutti chiedono gli autografi a lui e a me non mi si fila nessuno (e ride). A Roma lo scorso anno mi ha fermato un bambino che ha detto alla mamma “questo è il compagno di doppio di Musetti!”. E poi parla troppo (e ride ancora, Zeppo è un fiume in piena)
Trasferta in Sudafrica per Musetti
Musetti: Poteva andare meglio, molto meglio, le condizioni non erano facili ed io ero un po’ scarico di testa.
Zeppieri: Lorenzo risponde come gli allenatori di calcio (e ride)
Vi ricordate la prima partita professionistica?
Musetti: Contro Cristian Lindell, a Pontedera, perdendo 6-4 6-2
Zeppieri: Io ho perso con Jacopo Stefanini 6-1 6-3 nel 2016 a Latina


Il 2019 ottimo di Giulio Zeppieri e un 2020 un po’ sottotono
Zeppieri: “nel 2020 non avevo voglia” (e ride), no dai a parte gli scherzi, ho fatto una preparazione invernale molto dura per cui sono partito un po’ imballato. Col mio coach abbiamo lavorato parecchio sulla forza per migliorare la muscolatura e abbiamo pagato un po’ all’inizio della stagione. Poi al secondo turno di un torneo in Germania, il primo dell’anno, ho perso una partita con match point a disposizione e mi sono un po’ ammosciato. In più prima influenza, poi un problemino alla schiena e come dicevo poca determinazione. Bergamo e Trento molto male, alla fine questo momento di stop può essere pure positivo.
Chi dei due ha più successo con le ragazze?
Musetti: Mah, non lo so…
Zeppieri: Lui (Musetti ndr) ha un potenziale enorme, ma ancora non riesce a metterlo in pratica. Io con i miei limiti, qualcuna riesco a portarla a casa. La sfacciataggine, il mio pudore-zero mi aiuta
Esclusi voi due e Sinner, che siete giù in rampa di lancio, chi è il giovane azzurro più di prospettiva? E lo straniero?
Musetti: Luca Nardi, tra gli stranieri Seyboth Wild, il brasiliano
Zeppieri: Anche io dico Luca Nardi, tra gli stranieri Chun HsinTseng, di Taipei
Avversario più antipatico mai affrontato
Musetti: io Benjamin Lock, un tennista dello Zimbabwe, con cui ho perso in Sudafrica
Zeppieri: il francese Royer non è simpaticissimo in campo, però fuori è più tranquillo.
Avete mai litigato in campo contro il vostro avversario?
Musetti: Ci pensa Tarta per me (Tartarini, il suo coach ndr). In realtà forse uno c’è, ero in un Grade1 in Canada contro l’inglese Harry Wendelken e quello lì mi stava davvero poco simpatico, approfittava di ogni cosa per fermarsi e l’arbitro non gli diceva niente, stava fermo anche 1 minuto. Ci ho perso 7-6 al terzo con match point e alla fine ero piuttosto incavolato. La settimana dopo però ho fatto finale agli US Open per cui mi sono rifatto.
Zeppieri: Mi ricordo Wendelken, era un tipo strano, e Musetti si lamentava con l’arbitro per le pause lunghe del suo avversario, mi ricordo bene.
Il posto più brutto in cui avete giocato
Musetti: Ti racconto questa. Nairobi, semifinale Grado 3 o grado 4, giocavo contro l’inglese George Loffhagen in altura a quasi 2500 metri, con la palla che rimbalzava altissima e lui che serviva solo in Kick: siamo 4 pari al terzo, quindi momento importantissimo, entrano i manutentori del campo e rifanno le righe che più storte non potevano essere. Quelle forse sono state le condizioni peggiori mai viste.
Zeppieri: C’era un torneo in Rep. Ceca dove c’erano solo 3 campi, e quindi per potermi allenare dovevo alzarmi alle 5 o alle 6 di mattina, sennò niente.
E la trasferta più bella?
Musetti: Australia o America
Zeppieri: anche per me, Australia e America
Che rapporti avete con Jannik Sinner
Musetti: rapporto di conoscenza, sono un po’ più piccolo, l’ho frequentato poco
Zeppieri: Noi abbiamo girato insieme per qualche tempo diversi tornei, facendo anche doppio insieme. Poi il suo percorso si è indirizzato verso il circuito maggiore, lasciando gli Juniores e quindi ci siamo persi di vista.
Slam più bello da giocare:
Musetti: Wimbledon, quando ci sono stato io ho beccato due settimane di sole, poi Londra è bellissima.
Zeppieri: da giocare US Open
I vostri giocatori fonte di ispirazione
Musetti: Roger
Zeppieri: Cilic e Medvedev
La passione più grande che avete:
Musetti: Ascoltare musica, un po’ tutti i generi, anche cose più datate anni 80 o 90. Attualmente mi piacciono tanto i Placebo, me li ha fatti ascoltare mio padre e mi hanno intrigato.
Zeppieri: Videogiochi
Quale è il colpo che senti di più quando giochi bene?
Zeppieri: il servizio su tutti. Ma anche il tweneer sotto le gambe, quando sono in forma mi riesce da Dio. Ci stanno quelle due o tre partite l’anno in cui tiro tutto forte dentro, ma giusto due o tre.
Voi siete tra quelli che non avete mai cambiato maestro: Tartarini per Musetti e Melaranci per Zeppieri. Come è il vostro rapporto con l’allenatore quando è così stretto per tanto tempo.
Musetti: Simone mi segue da quando ho 9 anni, è come un secondo padre. Sto più tempo con lui che con la mia famiglia e di tanto. Il rapporto cambia col tempo, a volte mi adagio e prendo un po’ di confidenza in più. A quel punto Simone ci mette poco a ripristinare il giusto rapporto Allievo/Maestro. Credo che per Giulio sia lo steso con Piero (Melaranci ndr). Io e Giulio siamo così amici anche perché i nostri Coach a loro volta si trovano bene insieme tra loro e quindi cerchiamo di andare insieme ai tornei, e poi condividiamo vari momenti, come quando andiamo a mangiare insieme. Piero e Simone si sono trovati come affinità di caratteri.
Zeppieri: C’abbiamo troppa paura che ci picchiano se li lasciamo (e ride). A parte gli scherzi, ha già spiegato bene Lorenzo, non posso che confermare. E’ bello condividere queste esperienza.
L’episodio che ricordate meno volentieri accaduto durante una vostra partita:
Musetti: Quest’anno in Australia un brutto episodio è successo contro Copil: mi si sono rotti i lacci delle scarpe e non avevo il ricambio. Per cui ho giocato il terzo set con i lacci rotti, e un disagio forte. Avevo una paura folle di spaccarmi la caviglia, ma alla fine ho vinto e quindi tutto bene.
Zeppieri: Da bambino ero un po’ particolare, mi mancavano i miei genitori, una volta a Copenaghen piangevo perché mi mancava mia mamma. Parlo di quando avevo tra gli 8 e gli 11 anni. Da bambino odiavo perdere e spaccavo spesso e volentieri le racchette, anche in allenamento. Rosicavo in maniera esponenziale per qualsiasi cosa, ero veramente terribile, poi col tempo sono migliorato molto.
Il vostro idolo sportivo non tennista
Musetti: Lebron James
Zeppieri: S1MPLE (scritto proprio così con la 1 al posto della i NDR), il campione di counter-strike, E-Sport. Cosa volete, è uno sport.
Cosa scegliete tra vittoria slam e una classifica intorno 30/40 al mondo oppure niente vittorie slam ma una classifica da top ten?
Musetti: Io tra acuto e continuità preferisco la continuità di una carriera ad alto livello. Certo che mi piacerebbe vincere uno Slam, ovvio. Di sicuro però la gente ti ricorda di più se vinci uno Slam.
Zeppieri: Concordo con Lorenzo.
State facendo un pensierino ad una futura convocazione in Davis? Vi ci vedete?
Musetti: Diciamo che si lavra anche per quello, giocare con i colori azzurri in Davis per un tennista italiano è il sogno di una vita
Zeppieri: In questo momento non ci penso.
La giovane tennista italiana più carina
Musetti: (ha risposto prima Zeppieri ndr) concordo con Zeppieri su Costanza, ma chiedo al nostro intervistatore Matteo Mosciatti, per te chi è la più carina? Aggiungo che Alice Amendola e Martina Biagianti come ha detto Zeppieri sono molto carine.
Zeppieri: Costanza Pera è la più carina che conosco che gioca a tennis. Anche Alice Amendola e Martina Biagianti.
Matteo Mosciatti risponde con una Deborah Chiesa.
Siete fidanzati?
Musetti: Non lo so…
Zeppieri: secondo te posso essere fidanzato?
Manga preferito
Musetti: Dragonball
Zeppieri: Tokyo Ghoul e Dragonball
Se non aveste fatto i tennisti?
Musetti: Forse avrei studiato giurisprudenza per fare l’avvocato.
Zeppieri: Mi sarei dedicato ai videogiochi, cercando di diventare Pro-Player
Attore italiano preferito:
Musetti: Alessandro Borghi, aggiungo Favino anche io dopo aver sentito Giulio
Zeppieri: Alessandro Borghi e Pierfrancesco Favino e poi Alessandro Roja, il Dandy nella serie di Romanzo Criminale
Alessandro Zijno