ITF World Tennis Tour 2020, Week 10: Luca Nardi, classe 2003, primo titolo PRO a Sharm El Sheikh

M25 Las Vegas, NV, Usa (25K, Hard): [6] P. Chrysochos (Cyp) b. J. Butsch (Usa) 6-2 6-1
L’ex Golden Boy cipriota Petros Chrysochos, l’erede designato di Baghdatis, oggi 23 anni e ovviamente ancora ampiamente in tempo per poter esplodere, vince il settimo titolo ITF della sua carriera e riavvicina la top 400. Il suo obiettivo è giocare i Challenger, può ovviamente riuscirci ma credo sia ancora presto, probabilmente nella prossima stagione. Senza azzurri al seguito, si è messo in evidenza questo americano sconosciuto al grande pubblico, Justin Butsch, 25 anni, che è arrivato fino alla finale fallendo però l’obiettivo di vincere il suo primo torneo da professionista.
W25 Potchefstroom, Sudafrica (25K, Hard): [3] B. Bonzi (Fra) b. T. Simon (Ger) 7-6 6-4
Il francese Benjamin Bonzi conferma una forma strepitosa e vince il secondo titolo del 2020, dopo quello di Nonthaburi e la finale di qualche settimana fa in India quando aveva sconfitto il nostro Travaglia in semifinale. E così il 23enne Bonzi arriva a dieci titoli ITF in totale e riavvicina la top 200 ATP. In finale qui in Sudafrica Bonzi ha sconfitto il gigantesco tedesco tutto servizio Tobias Simon. Lorenzo Musetti eliminato al secondo turno dall’olandese Veldheer.
M25 Hurlingham, Argentina (25K, Terra): F. Diaz Acosta (Arg) b. [5] J. M. Cerundolo (Arg) 6-4 6-3
Torneo farcito ovviamente di tennisti argentini e infatti la finale è stata tutta albiceleste tra Facundo Diaz Acosta e Juan Manuel Cerundolo. Ha trionfato Diaz Acosta, 19 anni e astro nascente del tennis sudamericano, ora al best ranking vicino alla top 400 ATP e quindi probabile prossimo protagonista dei Challenger su terra rossa. Secondo titolo per Diaz Acosta che abbiamo ammirato a Santa Cristina Val Gardena lo scorso anno.
M25 Mildura, Australia (25K, Erba): [3] B. Klein (Gbr) b. [4] R. Noguchi (Jpn) 7-5 6-3
Primo torneo sull’erba del 2020 vinto dal britannico Brydan Klein, in finale su giapponese Noguchi. Per Klein diciannovesimo titolo ITF, e ha 30 anni potrebbe non essere tardi per tornare ai livelli di qualche anno fa, quando l’inglese era tra i primi 200 giocatori del mondo. Tennista che ama particolarmente l’erba e il veloce, potrebbe stupire nei tornei casalinghi. Nessun azzurro ha provato l’erba australiana, sarebbe potuto essere una esperienza interessante, non escludo che la prossima stagione qualcuno de nostri voglia provarci.
M25 Murcia, Spagna (25K, Terra): [WC] P. Llamas Ruiz (Esp) b. P. Cachin (Arg) 6-4 3-6 6-3
Incredibile a Murcia, Pablo Llamas Ruiz, 17 anni, trionfa per la prima volta a livello PRO e lo fa in un 25mila dollari, per altro battendo tanti tennisti interessanti e forti, primo fra tutti il finalista Pedro Cachin. Al primo turno il giovanissimo spagnolo aveva anche superato (7-6 al terzo) il nostro Gianluigi Quinzi, che sta provando a rialzare la testa. Llamas Ruiz ha iniziato in questa stagione a farsi le ossa negli ITF dei grandi in maniera continuativa e sta ottenendo risultati che forse erano insperati persino per lui che nel ranking Juniores si trova intorno alla posizione 30 del mondo giovanile ma sta crescendo tantissimo. Bortolotti e Weis si sono fermati al secondo turno.
M15 Sharm El Sheikh, Egitto (15K, Hard): [JR] L. Nardi (ITA) b. J. Pospisil (Cze) 5-7 6-4 7-6
Luca Nardi, classe 2003, vince il suo primo torneo professionistico demolendo la concorrenza e battendo in finale al tie break decisivo una vecchia volpe come Jaroslav Pospisil che ci teneva tantissimo a regalarsi l’ennesimo trionfo. Luca Nardi è un marchigiano rivierasco, di Pesaro per la precisione, che ha un tennis meraviglioso, con tempi di gioco naturali, gestione dei match ottimali per la sua età, manualità importante, insomma un prospetto fantastico. Lo vidi allenarsi sul veloce outdoor a Recanati quando aveva ancora 13 anni, era già davvero bravo nonostante a quella età sia complicato capire le potenzialità dei ragazzi. Nel 2008 a Sassuolo tra i grandi aveva fatto quarti di finale, oggi a Sharm ha trionfato vincendo contro avversari di grande livello ed entrando tra 2 settimane in top 1000 ATP per la prima volta. Entrato in tabellone grazie al ranking Juniores dove è numero 53 del mondo, al primo turno Nardi ha sconfitto il britannico Canter per poi superare nel match successivo il giapponese Moritani. Quarti di finale complessi contro l’ucraino Khotkov, un tennista che ha sempre avuto pochi mezzi economici per viaggiare ma è molto valido e vale i migliori 500 del mondo. Semifinale ancora splendidamente condotta a termine da vincitore contro il tennista di Taipei Chien Hsun Lo prima della finale in cui Nardi ha anche recuperato un set. Luca è andato a servire per il match nel terzo set sul 5-4 per lui ma ha fallito la possibilità e sinceramente seguendolo live (ma non in video) ho avuto timore che potesse risentirne sul piano psicologico nel tie break che invece ha giocato benissimo. Ora Nardi dovrà cominciare, se non lo ha già fatto, a ragionare da professionista, il che porta vantaggi sul piano della crescita atletica, tecnica e tattica, ma potrebbe anche essere un rischio per la rottura di equilibri che questo comporta. Ragionare e vivere da tennista PRO significa non solo allenarsi come si deve, e questo qualsiasi ragazzo che arriva a questi livelli lo fa altrimenti non sarebbe lì, e non solo seguire una alimentazione e uno stile di vita adeguati. Significa fare tutto questo con una motivazione interna, derivante dal piacere stesso di essere un professionista. Ripeto, i ragazzi giovani che conosco personalmente (e non Nardi, lo specifico) che stanno provando ad emergere TUTTI si allenano, TUTTI si impegnano, quasi tutti hanno stili di vita funzionali al tennis. Eppure alcuni faticano a farlo e le motivazioni calano, quando il fuoco dentro non è acceso, allorchè i risultati non sono all’altezza delle aspettative proprie o del proprio ambiente. Il rischio di Luca Nardi, a mio parere, può essere solo ed esclusivamente questo, perché a detta di tutti il ragazzo è davvero impressionante come qualità tennistica. A Sharm quarti di finale per Giorgio Ricca, secondo turno per Vilardo, Maestrelli e Capecchi. Al primo turno eliminati Iannaccone e Crepaldi.
M15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): [1] B. Crepatte (Fra) b. [6] J. Eysseric (Fra) 7-6 6-4
Quando vidi giocare per la prima volta il francese Eysseric, moltissimi anni fa, credevo sarebbe diventato un top player. Aveva tutto per emergere, la palla era pesante, si muoveva bene, era carico e determinato. Il servizio pareva migliorabile e mi avevano assicurato che ci stava lavorando. Ora a distanza di più di 10 anni lo ritrovo a lottare nei 15mila, anche se dopo una carriera positiva in cui ha giocato anche nei Challenger: a Monastir ha raggiunto la finale sconfitto dal connazionale Crepatte che sta bruciando le tappe adesso a 25 anni, e in Tunisia ha vinto il suo ottavo titolo ITF. Quarti di finale per Enrico Dalla Valle, sconfitto proprio da Eysseric, mentre Giacomini e Rottoli (eliminato dal vincitore del torneo) sono usciti al secondo turno. Esordio fatale nel main draw per Alberto Bronzetti.
M15 Faro, Portogallo (15K, Hard): [6] S. Fanselow (Ger) b. [8] T. Cacao (Por) 6-3 6-3
Senza perdere nemmeno un set ed eliminando nei quarti il nostro Riccardo Bonadio, il tedesco Sebastian Fanselow conquista il torneo di Faro in Portogallo. 28 anni e attualmente numero 527 del mondo, il tedesco ha vinto il suo decimo titoli ITF, il primo stagionale, che lo riporterà in top 500 ATP. Detto di Bonadio, fermato ai quarti, aggiungo che Nicolò Turchetti è stato eliminato al primo turno nel main draw.
M15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [PR] P. Kypson (Usa) b. [4] P. Heller (Ger) 6-4 6-2
Lo statunitense Patrick Kypson, ventenne in tabellone grazie al ranking protetto, torna a vincere un torneo a distanza di 3 anni battendo in finale il forte tedesco Peter Heller. Nei quarti Kypson aveva sconfitto il nostro Stefano Battaglino, mentre Marco Miceli è stato eliminato all’esordio.
M15 Heraklion, Grecia (15K, Hard): [2] F. Jianu (Rou) b. [4] L. Catarina (Mon) 7-5 3-6 6-3
Questo ragazzo romeno di 18 anni, Filip Cristian Jianu sta davvero dimostrando di essere pronto anche per palcoscenici di livello superiore, vincendo partite su partite. Terzo torneo vinto in carriera a livello ITF, primo stagionale e best ranking dalle prossime settimane in top 400 per la prima volta. Ha già esordito in un Challenger, e pur perdendo nel primo match, ha dimostrato che potrà ambire ad una carriera di alto livello. Nessun italiano in Grecia, anche a causa delle restrizioni per il coronavirus.

Alessandro Zijno