ATP Challenger 2020, Week 8: A Bergamo vincono Ocleppo e Kolar in doppio. La finale del singolare non disputata per l’emergenza Coronavirus

Bergamo, Italia (CH Tour 80, Indoor Hard Deco Turf II): I. Marchenko (Ukr) vs. [7] E. Couacaud (Fra) Not Played
Doppio: J. Ocleppo (ITA)/Z. Kolar (Cze) b. [2] A. Vavassori (ITA)/L. Margaroli (Sui) 6-4 6-3
Per la prima volta a memoria d’uomo in Italia una finale di un torneo ATP non è stata disputata per motivi di emergenza sanitaria. Il torneo Faip-Perrel 2020 resterà quindi nella storia, ma i due finalisti, Ilya Marchenko e Enzo Couacaud non saranno certo stati felici di perdere una grande occasione, sia in termini di denari, sia di punti, sia di prestigio. Il torneo di doppio invece si è disputato regolarmente fino alla fine e ha trionfato la coppia composta da Julian Ocleppo e Zdenek Kolar che in finale ha sconfitto il duo Vavassori/Margaroli: Ocleppo e Vavassori sono amici e anche in passato molto spesso compagni di doppio, insieme hanno conquistato un sacco di titoli, e stavolta si sono affrontati da avversari. Ha vinto Julian, che sembra davvero molto maturato sia in termini tecnico-tattici sia dal lato della gestione emotiva dei punti e del match. Per entrambi è un buon periodo e tutti e due ambiscono anche a lottare nella specialità del doppio, dove se raggiungessero la top 100 di specialità potrebbero giocare anche negli Slam o in tornei superiori ai Challenger. Intanto le carriere in singolare di Ocleppo,22 anni (oggi best ranking 309 ATP) e Vavassori, 24 anni (297 ATP) vanno a gonfie vele e i due sembrano in grande condizione, oltre che sempre più consapevoli delle rispettive possibilità. Migliori fra gli azzurri un Andrea Arnaboldi in grande spolvero e un Bobby Marcora sempre più costante. Con i quarti conquistati Andrea Arnaboldi guadagna 15 posizioni in classifica e si attesta al numero 277 ATP: “Arna” ha giocato un torneo sontuoso eliminando al primo turno lo slovacco Klein, un osso duro su questa superficie e poi l’ottimo francese Lestienne che come l’azzurro non è potentissimo e gioca un tennis vario e tecnico. Infatti tra i due è uscita fuori una partita brillante e divertente, vinta da Arnaboldi che poi negli ottavi ha sconfitto anche il ceco Kolar. Ai quarti di finale “Arna” con il tennista di Taipei Chun-Hsin Tseng, giovanissimo talento che è in rampa di lancio. Bobby Marcora non è riuscito a ripetere la finale dello scorso anno ma anche lui ha disputato un buon torneo, in linea con le ultime splendide prestazioni. Oltre i trenta anni sia Marcora che Arnaboldi, il che dimostra che la maturità si raggiunge con gli anni, ormai consuetudine consolidata in tutti i campi sportivi. Vanni, Baldi, Brancaccio e Giustino si sono fermati al terzo turno mentre Matteo Viola, Andrea Vavassori e Giulio Zeppieri sono stati eliminati al secondo turno nel singolare. Esordio fatale nel main draw per Luca Nardi, Lorenzo Musetti, Francesco Maestrelli, Andrea Pellegrino, Julian Ocleppo, Fabrizi Ornago, Matteo Gigante e Flavio Cobolli. Curiosità per il sedicenne Leo Borg, figlio di Bjorn, che ha mostrato buone doti nell’incontro, pur perso, al primo turno contro Tseng.

Maxime Cressy
Drummondville, Canada (CH Tour 80, Indoor Hard Deco-Turf II): [14] M. Cressy (Usa) b. [12] A. Rinderknech (Fra) 6-7 6-4 6-4
Nel torneo che Shapovalov vinse nel 2017 a Drummondville, in Canada, trionfo dell’americano Maxime Cressy, gigantesco tennista alto più di due metri, nato a Parigi ma poi trasferitosi con la famiglia negli Usa. Secondo titolo Challenger per il tennista USA che fino a due anni fa giocava sotto la bandiera francese e ora numero 191 del mondo. Ottavi di finale per un ritrovato Liam Caruana, che in questo 2020 sta dimostrando di non aver smarrito il suo tennis dopo un 2019 un po’ deludente. Nel primo turno l’azzurro ha superato il giapponese Takahashi e poi nell’incontro successivo ha fatto una imppresa contro il bombardiere canadese Schnur, sconfitto in due set. E’ vero che Schnur sembra in una fase di appannamento e quando il suo servizio non è al top fatica, ma comunque il canadese giocava sui campi di casa ed è uno che ha già calcato palcoscenici più importanti. Poi negli ottavi Caruana è stato sconfitto dallo statunitense Cressy, poi vincitore del torneo.

Yurij Rodionov
Morelos, Messico (CH Tour 80, Hard Solflex): [10] J. Rodionov (Aut) b. [9] J. Ficovich (Arg) 4-6 6-2 6-3
Fenomeno Jurij Rodionov, austriaco che da testa di serie numero 10 va a vincere il suo terzo Challenger della carriera conquistando il suo best ranking al numero 172 del mondo: per il ventenne nato in Germania, di origini russe, e di passaporto austriaco un successo che dà morale e rende il giovanottone mancino sempre più papabile top 100. Gianmarco Moroni, che aveva un bye al primo turno essendo tds numero 8 è stato poi eliminato subito dopo dall’americano Sarkissian.
Koblenz, Germania (Ch Tour 80, Indoor Hard Plexipave): T. Machac (Cze) b. [6] B. Van De Zandschulp (Ned) 6-3 4-6 6-3
Incredibile galoppata di Tomas Machac, ceco di 19 anni, un “classe 2000” che vince il suo primo Challenger della carriera (dopo 4 ITF) e si conquista il best ranking al numero 240 ATP: tennista che gioca semplice, con un fisico molto adatto al tennis moderno, non altissimo ma magro e reattivo dotato di un servizio bomba che deriva da tanti anni di allenamento specifico. La scuola ceca per questo fondamentale si dimostra davvero una delle migliori al mondo. Un Alessandro Bega straordinario nel periodo si toglie la soddisfazione di passare un turno demolendo l’israeliano Leshem al primo turno per poi essere eliminato dal forte emergente spagnolo-austriaco Nikola Kuhn. Enrico Dalla Valle fuori al primo turno dal qualificato tedesco Gerch.
Alessandro Zijno