ITF World Tennis Tour 2020, Week 4: Julian Ocleppo sempre più in alto. Semifinale nel 25mila di Nussloch sfiorando l’impresa con Bemelmans, vincitore del torneo

M25 Nussloch, Germania (25K, Indoor Carpet): [2] R. Bemelmans (Bel) b. J. Forejtek (Cze) 6-7 7-6 6-2
Vince il belga Bemelmans, una vecchia volpe del circuito, 32 anni ed ex top 100, a suo agio sul “ghiaccio” di Nussloch ma chi convince è il nostro Julian Ocleppo, autore di un torneo con i fiocchi: semifinale e partite meravigliose del campioncino italiano, figlio di Gianni, ex fenomeno degli anni 80. Julian possiede una facilità di braccio spaventosa, è molto talentuoso nel senso positivo del termine, e sta lavorando duramente per entrare nel grande tennis. Ora è appena dentro la top 400 ATP in singolare, ma come tennis vale già molto di più: lo scorso anno ha usufruito di alcune Wild Card e a volte probabilmente ha sentito anche la pressione che le WC danno, in particolare in Italia e su un tennista così giovane (22 anni) e con un papà col quale il tifoso medio fa paragoni. La classifica non deve diventare una ossessione, serve più che altro “sentire” di poter giocare a questi livelli, e anche più alti come ha già dimostrato Julian. Ciò su cui mi pare il tennista azzurro è migliorato molto è la capacità di “stare” nel match più a lungo possibile, senza grossi sbalzi di rendimento all’interno della stessa partita e anche mi sembra abbia trovato maggiore continuità per la durata dei tornei. Ne è la dimostrazione la semifinale raggiunta qui in Germania dopo un primo turno sofferto e portato a casa contro Aldin Setkic, uno che sul veloce è molto pericoloso ed ha grandissima esperienza. Poi il forfait dell’ucraino Sachko ha spalancato le porte dei quarti a Julian Ocleppo che ha sfruttato l’occasione eliminando dopo un match meraviglioso Jan Satral, che abbiamo potuto ammirare anche a Roma tre anni fa quando vinse al Due Ponti un Challenger prestigioso. Nulla ha potuto Satral, che è sposato con Denisa Allertova (ora Satralova ovviamente), contro un Ocleppo centratissimo per l’occasione, che ha servito molto bene e accelerava appena poteva. L’atteggiamento di Julian ammirato qui è quello dei grandissimi campioni, personalità in campo con qualche rischio calcolato (come il suo stile di gioco impone) ma anche grande attenzione, concentrazione, e accettazione attiva degli inevitabili errori di un tennis brillante e propositivo. Onestamente Julian non ha grossi punti deboli sul lato tecnico, e sul veloce per altro si trova benissimo, il che gli apre anche parecchie finestre di scelta su dove giocare. La maggior parte dei punti ATP da un certo livello in poi si ottiene con i tornei sul veloce e addirittura sul velocissimo, anche se nel corso degli anni le superfici si sono abbastanza livellate. La semifinale con Bemelmans non è stata una occasione persa, nonostante la sconfitta 7-6 al terzo: il belga ad un certo punto ha alzato il livello negli ultimi punti del tie break finale e si è portato a casa la sfida che è girata su pochissimi punti. Per altro ci sono stati dei colpi di Ocleppo meravigliosi, è stato un match che può solo rendere orgoglioso Julian, anche se l’amaro in bocca gli resta, questo è chiaro. Bravissimo il pontino Giulio Zeppieri, allenato da Coach Piero Melaranci, che continua a mettere tasselli sia sulla propria esperienza sia sulla classifica che ora segna 372 ATP, un risultato importante che va valutato tenendo presente che il ragazzo ha ancora soli 18 anni: secondo turno per lui fatale con molti rimpianti, visto che è uscito col forte tedesco Haerteis 7-6 al terzo, dopo aver vinto il primo. Brancaccio invece è stato eliminato al primo turno dal ceco Jan Satral.
M15+H, Bressuire, Francia (15K+H, Indoor Hard): A. Bellier (Sui) b. [4] Q. Robert (Fra) 6-4 6-3
Lo svizzero Antoine Bellier, 23 anni e numero 608 ATP vince a Bressuire il suo terzo titolo ITF , tutti ottenuti sul veloce, che lo riportano in Top 600 ATP. Non c’erano azzurri in Francia.
M15 Il Cairo, Egitto (15K, Terra): [1] N. Sanchez Izquierdo (Esp) b. [3] M. Perchicot (Fra) 7-6 7-6
Terzo trionfo in carriera ITF PRO per lo spagnolo Sanchez Izquierdo alla seconda finale consecutiva in questo 2020 in Egitto. Se nella prima Izquierdo era stato sconfitto nel derby iberico con Javier Marti, nella seconda ha demolito con due tie break la resistenza del francese Perchicot. Sanchez Izquierdo rientra cos’ in top 400 ATP, in sostanza best ranking e pronto per il livello Challenger. Fabrizio Ornago raggiunge le semifinali sconfitto da Perchicot mentre Marco Furlanetto partendo dalle qualificazioni compie una bella impresa arrivando nei quarti dopo aver vinto il derby con Stefano Baldoni al secondo turno. Moritz Trocker e Daniele Capecchi fuori al primo turno nel main draw.
M15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): N. Borges (Por) b. Z. Bergs (Bel) 6-4 7-6
Il belga Zizou Bergs in questo torneo tunisino è il mattatore di italiani, facendo fuori ai quarti Mattia Arnaldi dopo aver superato al secondo turno anche Enrico Dalla Valle che aveva la tds numero 4. Però poi il tennista belga, sosia di Shapolavov, ha perso in finale contro il portoghese Nuno Borges, un tennista molto forte che gioca pochi tornei perché sta dando precedenza agli studi negli USA. Settimo titolo in carriera per Nuno Borges, lusitano di 22 anni. Per Arnaldi scalpo davvero eccellente al secondo turno quando ha sconfitto il fortissimo serbo Tepavac dopo una battaglia conclusa al terzo set. Un po’ imballato Jacopo Berrettini eliminato all’esordio da un tennista molto forte che è il russo Dubrivnyy.
M15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [6] T. Skatov (Kaz) b. [5] M. Zekic (Srb) 6-3 4-6 6-3
Timofei Skatov prima del torneo di Antalya non aveva vinto mai un titolo: ci riesce proprio nella città turca famosa per i resort e i tornei di tennis settimanali. Il diciannovenne kazako così conquista il suo best ranking intorno alla posizione 550 del ranking mondiale. Quarti di finale per Luca Prevosto mentre Riccardo Bonadio è stato eliminato al secondo turno dal forte cileno Gonzalo Lama, uno che ha giocato anche i Challenger e sulla terra si adatta benissimo, anzi è la sua superficie feticcio. Alessandro Petrone fuori all’esordio.
M15 Kazan, Russia (15K, Indoor Hard): S. Fomin (Uzb) b. [2] E. Tiurnev (Rus) 6-4 3-6 6-3
Secondo titolo in due anni per il diciottenne di nazionalità uzbeka Sergey Fomin: sebbene il ragazzo non abbia le caratteristiche fisiche del popolo uzbeko, è comunque molto amato in patria per un carattere allegro e spensierato che ne fa un modello vincente per una Nazione che sta da pochi anni mostrando il suo vero volto al mondo. Fomin ha avuto una carriera Juniores non brillantissima ma vince molte partite già tra i grandi e potrebbe stupire a breve. Ora è intorno alla posizione 700 del ranking mondiale ma vale molto di più già adesso. Nessun tennista italiano ha affrontato la trasferta a Kazan.
M15 Cancun, Messico (15K, Hard): [3]M. Pena Lopez (Arg) b.[JR] A. L. Lingua Lavallen (Arg) 6-3 6-0
Manuel Pena Lopez è già un giocatore fatto, ha 22 anni è ancora giovanissimo ma ha parecchia esperienza alle spalle, di lunghe battaglie in Argentina e in tutto il sudamerica. E in finale non ha sofferto più di tanto per fiaccare la resistenza del giovanissimo connazionale Lingua Lavallen di cui si parla benissimo. In tabellone grazie al ranking Junior Lingua Lavallen ha vissuto una settimana meravigliosa sognando anche il titolo, che però è andato a Pena Lopez che sale così al numero 420 ATP, suo best ranking. Anche in Messico nessun azzurro.
Alessandro Zijno