ITF World Tennis Tour 2019, Week 44: Andrea Picchione, lampi di talento a Tabarka. Il coach Galimberti gongola “Stiamo facendo un gran lavoro alla San Marino Tennis Academy

M25 Monastir, Tunisia (25K, Hard): [1] A. Muller (Fra) b. P. Chrysochos (Cip) 3-6 7-6 6-2
Vittoria a Monastir per il francese Alexandre Muller, tds numero 1 del tabellone, che con questo successo conquista a 22 anni il suo best ranking al numero 235 ATP. Il francesino è cresciuto molto e anche a livello Challenger ha fatto progressi, conquistando la sua prima finale un mesetto fa a Glasgow, e giocando bene anche a Milano nei mesi precedenti. Gianluigi Quinzi gioca un torneo almeno discreto, vincendo le partite che doveva vincere e finendo con l’essere eliminato dal cipriota Crysochos che è in forma smagliante e veniva da vittoria nel torneo precedente sempre qui a Monastir. Per il tennista marchigiano si tratta di capire quali obiettivi si è fissato, se e quanto ci crede ancora, se riesce a divertirsi o va avanti per inerzia. Il ragazzo pur con dei limiti tecnici (peraltro superabili) ha un DNA da campione come ha già dimostrato in passato. A me sembra proprio che debba trovare sia l’ambiente giusto (e forse l’aveva trovato a Foligno da Gorietti) sia la sua dimensione o identità come uomo. Insomma siamo di fronte ad un bivio nel 2020 per capire quale sarà la sua vera strada. Fuori Leonardo Taddia all’esordio.
M25 Naples, FL, Usa (25K, Terra): [5] G. Olivieri (Arg) b. C. Rodriguez (Col) 7-5 6-3
All’Accademia Sanchez-Casal di base in Florida trionfa l’argentino Genaro Olivieri che vince il secondo titolo stagionale e bagna anche lui il best ranking al numero 435 ATP. Ventuno anni, tennista con buona mano e anche con ottime caratteristiche di attaccante, gioca senza paura, tira ogni colpo pur avendo un acume tattico interessante, Genaro Olivieri si propone come un prospetto interessante anche in ottica Challenger, in particolare su terra rossa, ma anche sulle superfici veloci si sa difendere. Nessun azzurro negli Usa.
M15 Opava, Repubblica Ceca (15K, Indoor Carpet): [8] D. Poljak (Cze) b. P. Nouza (Cze) 6-4 6-4
Ventitre anni, padrone di casa, il ceco Poljak trionfa per la quarta volta in carriera a livello ITF, battendo in finale il connazionale Nouza. Migliore degli azzurri Mattia Bellucci, che partito dalle quali è arrivato addirittura ai quarti di finale. Federico Arnaboldi e Vilardo fuori all’esordio nel main draw.
M15 Sharm El Sheikh (15K, Hard):  [3] P. Vivero Gonzalez (Esp) b. [2] K. Zuk (Pol) 6-4 4-6 7-5
Super ancora una volta il nostro Julian Ocleppo che arriva in semifinale, battuto solo dal vincitore spagnolo Vivero Gonzalez e continua a confermarsi ad alti livelli, almeno negli ITF. Serve ora l’acuto prima della fine dell’anno. Quarti di finale per Fonio mentre Sorrentino si è fermato al secondo turno. Subito eliminato Pietro Mugelli.
M15 Parnu, Estonia (15K, Indoor Hard): [4] E. Tiurnev (Rus) b. [8] V. Ivanov (Est) 6-2 7-6
In un torneo senza italiani vince il russo Tiurnev, 22 anni e del quale si dice un gran bene da anni. Pensate che nel 2014 a soli 17 anni aveva vinto il suo primo torneo da professionista, e con questo risultato odierno si porta a ben dodici titoli totali ITF. Da Junior non ha avuto una carriera sfavillante ma si era presentato con un tennis aggressivo e positivo nel panorama dei “grandi”. Però pur vincendo molto non sta salendo in classifica perché molto discontinuo e per questo è ancora fuori dalla top 400 ATP.
M15 Meshref, Kuwait (15K, Hard): [2] M. Tepavac (Srb) b. [1] R. Rodriguez (Ven) 6-4 6-2
Che Marko Tepavac sia un fenomeno si sa, tanto che molti avevano parlato di lui come del possibile erede di Novak Djokovic, sebbene i due differiscano tantissimo come caratteristiche. Però gli infortuni lo avevano davvero martoriato, e finalmente in questa stagione sembra poter fare tanti tornei, e ha uno score nel 2019 di 38 vittorie a fronte di sole 9 sconfitte. Sempre poche partite se riflettiamo sul fatto che ha potuto giocare ininterrottamente da febbraio, senza grossi infortuni finalmente, però ora il serbo che è stato anche top 200 ATP sembra aver trovato una identità nuova. Venticinque anni, più potente e bombardiere di Nole, Tepavac ha vinto il diciassettesimo titolo ITF e nel suo palmares ha anche un Challenger a Karshi ottenuto nel 2016. Non c’erano italiani in Kuwait.
M15 Nules, Spagna (15K, Terra): G. Kravchenko (Ukr) b. [1] J. Nikles (Sui) 4-6 6-2 7-6
Primo titolo in assoluto in singolare da PRO per l’ucraino Kravchenko, un classe 2000 molto interessante che entra per la prima volta in carriera in top 700 ATP, dopo aver conquistato bel 600 posizioni in una sola stagione. Importante la prima vittoria del torneo ottenuta contro il fortissimo belga Zizou Bergs, e poi finale da incorniciare contro la tds numero 1, lo svizzero Nikles: entrambe le gare per altro vinte al tie break nel set decisivo. Nessun italiano era presente in Spagna.

Andrea Picchione
M15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): [7] N. Ionel (Rou) b. A. Picchione (ITA) 6-4 4-6 6-4
Doppio: N. Ionel/P. Luncanu (Rou) b. N. Inserra/G. Ferrari (ITA) Walkover
Vince il quarto torneo stagionale il futuro campione romeno Nicholas David Ionel, un 2002 di livello tecnico spaziale, ora top 600 dopo questo successo. Ancora acerbo dal punto di vista atletico, Ionel ha margini di crescita importanti, e secondo me può davvero puntare a grandi traguardi. Si allena a Bucarest dove è nato ma fa anche moltissime settimane da Mouratoglou. Mi è capitato di vedere degli allenamenti davvero interessanti fatti con l’altro fortissimo talento giovanile che è Otto Virtanen, un finlandese altrettanto forte, se non di più, che però sta puntando più sull’attività Juniores nonostante sia del 2001. Entrambe le strade sono buone, sia fare attività Junior per confrontarsi con i parietà più forti del mondo, sia provare subito a giocare con i tennisti più esperti, forse meno forti come prospettiva ma già più maturi. Avendoli visti entrambi in allenamento pensavo onestamente che Virtanen potesse essere più pronto, invece Ionel mi sta stupendo in positivo e sono curioso di seguirlo ancora, ora che avrà un po’ più di pressione addosso.
Chi tuttavia ha davvero fatto il torneo migliore della sua carriera è il nostro Andrea Picchione: prima finale per lui da professionista, e percorso davvero spettacolare battendo nel corso del torneo tutti avversari più avanti di lui in classifica. Al primo turno vittoria nel derby con Lorenzo Bocchi, poi successo in un match difficilissimo contro il romeno Luncanu che ha giocato molte volte anche nei Challenger (e ha vinto il doppio qui a Thabraka); quarti di finale vincenti contro il francese Perchicot che è 400 del mondo (e quindi era ben 1000 posizioni davanti a Picchione), poi semifinale ancora positiva contro l’ungherese Nagy, altro talento da cui ci si aspettava di più qualche anno fa ed era indicato come un possibile top player. In finale Picchione trova Ionel, di cui abbiamo parlato prima, e si porta in vantaggio 4-1 nel set decisivo, prima di soffrire il ritorno convincente del romeno, che chiude il match in suo favore. Ho contattato telefonicamente il suo allenatore, Giorgio Galimberti, che lo segue alla San Marino Tennis Academy: “Andrea è arrivato da me a Gennaio di quest’anno, si è messo in gioco e ha lavorato tantissimo. Aveva bisogno di trovare un ambiente giusto per crescere come qui alla Academy a San Marino, perché tecnicamente, tatticamente e fisicamente serviva ad Andrea un lavoro personalizzato. Ha fatto progressi tecnici pazzeschi, con il rovescio era molto indietro per il livello professionistico, e grazie anche ai consigli di Volturo e al suo impegno costante è riuscito nell’intento di migliorarlo parecchio. Abbiamo anche cambiato completamente i tempi di apertura del diritto, che per la velocità della palla del livello ITF erano inadeguati. Ora è diventato più rapido nei tempi di apertura del diritto, e stiamo lavorando sia sul servizio dove ci sono ancora notevoli margini e su aspetti tattici che portino a maggiore aggressività e a entrare con i piedi nel campo attaccando da posizioni più consone. La sua posizione in campo deve essere più avanzata quando serve per togliere spazio e tempo ai suoi avversari. Aveva bisogno di trovare fiducia e dare consapevolezza a se stesso dei progressi fatti che sono stati tantissimi. Ha giocato bene per tutto il torneo e mi sembra che Picchione possa sentirsi un protagonista per questi livelli, L’obiettivo ora è consolidare questi progressi tecnici e tattici, migliorare altri aspetti e per quanto riguarda i risultati riuscire in un paio di anni a giocare i Challenger.” Semifinale per Ornago e quarti di finale per Marco Miceli. Catani, Inserra, Battaglino e Noce hanno raggiunto il secondo turno, mentre all’esordio nel main draw sono stati eliminati Ferrari, Bocchi, Castagnola e Corino.
M15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [WC] J. Eysseric (Fra) b. [2] R. Slobodchikov (Rus) 6-4 6-3
L’ex 202 del mondo Jonathan Eysseric vince il suo diciassettesimo titolo a livello ITF. E’ un tennista che mi è sempre piaciuto da quando lo vidi giovanissimo ad un 10mila dollari allo Sporting Eur molti anni fa ormai. Pensavo potesse emergere di più. Quarti di finale per Davide Galoppini, mentre Francesco Passaro (in tabellone grazie al ranking Junior) va fuori al secondo turno. Subito eliminato nel tabellone principale Davide Albertoni, bravissimo a qualificarsi.
Alessandro Zijno