ATP Challenger 2019, Week 44: primo Challenger per il brasiliano Seiboth Wild, 19 anni e supertalento. Zhizhen Zhang fa sognare la Cina

Shenzhen 2, Cina (CH Tour 110, Hard): [8] Z. Zhang (Chn) b. Z. Li (Chn) 6-3 4-6 6-1
Secondo successo Challenger in carriera per il cinese Zhizhen Zhang, gran fisico, ottima maturità raggiunta dopo anni di lavoro con il coach italiano Cristian Brandi, all’Accademia di Bordighera di Piatti. Ora il cinese si allena a casa propria e viene in Europa solo in poche occasioni, ma la sua crescita pone le basi proprio sulla sua presenza qui in Italia. Il suo sviluppo prima come uomo, poi come tennista è nato proprio in Italia, grazie al lavoro certosino e molto accogliente per altro, fatto dai nostri tecnici, primo su tutti Brandi. Il cinese sarà numero 138 ATP da questa settimana, un traguardo importante e incoraggiante. Anche per il trentatreenne finalista cinese Zhe Li, ci sarà da festeggiare almeno il best ranking, per la prima volta in top 200 (192 ATP), dopo una carriera all’insegna della continuità nelle retrovie della classifica anche se sempre in posizioni che oscillavano tra la 200 e la 400 del mondo, che gli consentivano di accedere ai tabelloni dei Challenger asiatici, suo terreno di caccia. Non c’erano azzurri in Cina.
Charlottesville, VA, Usa (CH Tour 80, Hard Har Tru): [10] V. Pospisil (Can) b. [1] B. Schnur (Can) 7-6 3-6 6-2
Sulla sua superficie preferita Vasek Pospisil, 29 anni ed ex top 30 ATP, trionfa per la nona volta a livello Challenger e riguadagna posizioni in classifica, ora che è un po’ sceso. Ragazzo intelligente, sempre pronto a lottare per le cause giuste (come una redistribuzione più equa dei prize money ad esempio), e tennista potente ma anche dotato di buona mano, Pospisil ha sconfitto in finale il connazionale Brayden Schnur, altro bombardiere pazzesco, figlio della ottima scuola canadese degli ultimi anni. Torna a vincere qualche partita e a prendere fiducia Liam Caruana, italiano d’America, che parte dalle quali, batte poi nel main draw al primo turno l’americano Smith, e al secondo turno l’altro statunitense Ross, prima di fermarsi agli ottavi per mano dello sloveno Rola.
Guayaquil, Ecuador (CH Tour 80, Terra): T. Seyboth Wild (Bra) b. [1] H. Dellien (Bol) 6-4 6-0
Diciannove anni, brasiliano, Thiago Seyboth Wild vince il suo primo Challenger della carriera e diventa numero 232 del mondo, risultato migliore della sua giovane carriera. Proveniente dalla borghesia brasiliana, Thiago è un ragazzo appassionato di tennis, uno che ama allenarsi per il gusto di farlo e sa competere mettendosi poche pressioni addosso. E’ un bel puledro e sa giocare su tutte le superfici anche se ovviamente preferisce la terra rossa. Il solo azzurro in tabellone era Paolino Lorenzi, dotato della testa di serie numero 7: primo turno con un bye, poi vittoria contro l’uruguaiano Martin Cuevas e sconfitta gli ottavi contro Francisco Cerundolo, un argentino davvero in grandissima crescita.
Playford 2, Australia (CH Tour 80, Hard Plexipave): [2] J. Duckworth (Aus) b. [1] Y. Uchiyama (Jap) 7-6 6-4
Terzo titolo stagionale per James Duckworth, australiano classe 1992, che riavvicina la top 110 con la vittoria a Playford, lui che è già stato tra i migliori 100 giocatori del mondo qualche anno fa. Battuto in finale il giapponese Uchiyama, che comunque si consola col best ranking al numero 78 ATP. Nessun italiano in Australia.
Eckental, Germania (CH Tour 80, Indoor Carpet): [7] J. Vesely (Cze) b. S. Darcis (Bel) 6-4 4-6 6-3
Jiri Vesely, 26 anni di Pribram in Repubblica Ceca, da 6 anni chiude la stagione in top 100 e con questo successo può provare a farcela anche quest’anno. Sarà 103 ATP dalla prossima settimana, con chance quindi aperte anche di entrare nel main draw degli Aus Open del 2020. Secondo turno per Gaio e Napolitano, ma solo quest’ultimo prenderà punti perché ha vinto un match, mentre Gaio aveva un bye.
Alessandro Zijno