ATP Challenger 2019, Week 30: Mikael Ymer vede la top 100. Giustino ancora il migliore degli azzurri

Granby, Canada (CH Tour 90, Hard): E. Escobedo (Usa) b [3] Y. Uchiyama (Jpn) 7-6 6-4
Nel torneo di Granby, il più ricco della settimana, in cui nessun azzurro era iscritto, trionfa lo statunitense Ernesto Escobedo, ex top100 precipitato in classifica dopo un 2018 davvero difficile per lul, sia per alcuni guai fisici che non lo han fatto rendere al meglio, sia per una involuzione sul piano del gioco che ne ha minato le sicurezze. Il 23enne californiano torna a vincere un Challenger dopo quasi 3 anni battendo in finale il giapponese Uchiyama. Si è messo in evidenza Borna Gojo, 21enne croato, che sale al numero 279 ATP, dopo la semifinale raggiunta.

Jannik Sinner
Binghamton, NY, Usa (CH Tour 80, Hard): [11] Y. Sugita (Jpn) b. [14] J. Menezes (Bra) 7-6 1-6 6-2
Yuki Sugita, giapponese vince il decimo Challenger della sua carriera e rientra in top 200 ATP, lui che è stato anche numero 36 del mondo, allorchè vinse anche il torneo di Antalya su erba, nel 2017 suo anno di grazia. E’ vero che ha trovato un tabellone fattibile, ma è stato comunque bravo a mantenere la concentrazione e un rendimento ottimale per tutta la durata del torneo. Continua a fare molto bene Maxime Cressy, che secondo me crescerà ancora molto, che qui a Binghamton ha raggiunto i quarti di finale e conquistato il best ranking al numero 285 ATP. Jannik Sinner era l’unico italiano in tabellone ed era dotato della tds numero 9, ragione per la quale aveva un bye al primo turno. Al secondo turno l’altoatesino ha sconfitto il forte cileno Barrios Vera, prima di perdere da Mitchell Krueger, statunitense che poi si è spinto fino alle semifinali. Per Sinner primo torneo americano di questa lunga tournee, il cui obiettivo deve essere chiaro: fare esperienza, mettere gare nelle gambe, vivere queste emozioni di un livello alto, provare sensazioni diverse dai tornei europei. Insomma fare una gavetta; gavetta di livello molto alto ma pur sempre gavetta. Il veloce può essere una superficie molto adatta a Sinner, il ragazzo è ancora giovanissimo, non dimentichiamo che è un 2001 e compirà 18 anni ad agosto. Eppure anche questa settimana festeggia il best ranking, sarà 194 ATP, e non è poco per uno che fino a qualche mese fa era sconosciuto al grande pubblico. Non è un predestinato, è uno forte, lasciamolo crescere, sbagliare, avere momenti di crisi (la parola crisi etimologicamente evoca un cambiamento, ed è inevitabile a questa età se si vuole maturare): credo molto nel futuro di Jannik, ma non in quello immediato e quando leggo di main draw al Roland Garros o Wimbledon già nel 2020 storco un po’ la bocca.

Lorenzo Giustino
Praga, Repubblica Ceca (CH Tour 80, Terra): M. Vilella Martinez (Esp) b. C. Tseng (Tpe) 6-4 6-2
Trionfa a Praga lo spagnolo Vilella Martinez, che ha trovato una settimana fantastica dove ha vinto tutte le partite in due set per altro. Tennista 24enne, con questo risultato rivitalizza la sua carriera e la classifica tocca il massimo apice: 207 ATP, suo best ranking. Non aveva mai vinto un Challenger l spagnolo, che in compenso ha già in bacheca 9 titoli ITF. E’ un tennista che in fondo si è manifestato tardi rispetto ai suoi avversari, da Junior non era un granchè, ora certo questo exploit può dargli la spinta giusta. Migliore degli azzurri Lorenzo Giustino, quarti di finale per lui, che sta giocando tantissimo, pensate che ha 31 vittorie e 18 sconfitte in stagione, ha tante partite nelle gambe. Ottimo il lavoro svolto col coach Gianluca Carbone, che lo ha portato al best ranking 130 ATP (ora è 131). Secondo turno per Alessandro Giannessi, Luca Vanni e Riccardo Bonadio. Giannessi era probabilmente stanco dopo la settimana scorsa in cui ha fatto finale a San Benedetto Del Tronto mentre Vanni si sta riprendendo da una operazione chirurgica, e sembra dover ncora trovare la forma migliore. Per Bonadio buona vittoria al primo turno contro l’egiziano Maamoun e peccato per i due tie break persi contro l’altro egiziano Safwat.
Tampere, Finlandia (CH Tour 80, Terra): [3] M. Ymer (Swe) b. [9] T. Griekspoor (Ned) 6-3 5-7 6-3
Mikael Ymer, lo svedesino di origini etiopi, festeggia il titolo a Tampere e il suo best ranking al numero 108 ATP superando anche il fratello Elias fermo al numero 117. Secondo Challenger vinto per Mikael Ymer, entrambi in questa stagione. Gambe fantastiche, abbastanza solido su tutti i fondamentali, Mikael Ymer è la speranza svedese insieme al fratello, in una nazione, la gloriosa Svezia, che prova faticosamente a ripercorrere i fasti di un tempo quando da Borg in poi dominava la scena internazionale con i Wilander, gli Edberg e moltissimi altri. Finale per l’olandese Tallon Griekspoor, che curiosamente anche lui ha un fratello tennista. Secondo turno per Matteo Viola e Federico Gaio, mentre Andrea Vavassori, Andrea pellegrino e Alessandro Bega si sono fermati all’esordio nel main draw. E’ ritornato a giocare bene lo sloveno Blaz Rola, spesso frenato da infortuni, che ha eliminato Elias Ymer impedendo così uno scontro fratricida in semifinale. E’ stato poi lo stesso Mikael, proprio in semi, a vendicare sportivamente parlando il fratello Elias.
Alessandro Zijno