ITF World Tennis Tour 2019, Week 18: Emiliano Maggioli, finale a Pula e ennesimo giovane azzurro che risplende

M25 Santa Margherita di Pula, Italia (25K, Terra): [6] P. Torebko (Ger) b. E. Maggioli (ITA) 6-3 6-7 6-4
E oltre a Sinner, a Musetti e Zeppieri, c’è anche Emiliano Maggioli ad impreziosire il lotto di azzurri papabili per una grandissima carriera da tennisti. Il mancino classe 2001 Maggioli (ha appena compiuto 17 anni) gioca un torneo fantastico, giungendo in finale con vittorie di prestigio con Iannaccone e Okala e perdendo in finale lottando contro il più esperto tedesco Peter Torebko. Un punto ATP importante per Maggioli che rientrerà così nella classifica più importante a livello internazionale. Segnali di risveglio agonistico per Fabrizio Ornago che ha raggiunto la semifinale, e bene Tomasetto, Iannaccone e Prevosto che fanno quarti. Si fermano al secondo turno Frinzi e Bellucci mentre escono all’esordio nel main draw Bosio, Giovannini, Sorrentino, Winkler, Cutuli, Dambrosi, Tortora e Miceli.

Eliot Spizzirri
M25 Vero Beach, FL, Usa (25K, Terra): [8] D. Popko (Kaz) b. [2] S. Bangoura (Usa) 6-1 7-6
Doppio: A. Virgili/L. Frigerio (ITA) b.[1] B. Arias (Bol)/S. Bangoura (Usa) 6-4 6-3
La coppia azzurra Virgili/Frigerio si va a prendere il trofeo di doppio di questo importante e ben organizzato torneo in Florida, un 25mila dollari che può dare energie positive per entrambi i nostri ragazzi, che nel singolare sono andati meno bene, entrambi eliminati al primo turno, sebbene Virgili può almeno festeggiare due vittorie nelle quali. Il torneo di singolare è stato vinto dal kazako Dmitry Popko, rientrato così tanto alla grande in questo 2019 da essere addirittura al settimo torneo vinto nella stagione e non siamo ancora a metà. Si è messo in evidenza Eliot Spizzirri, italoamericano che viene da Stamford, nel Connecticut, ed è numero 28 Juniores al mondo attualmente. Classico tennista americano col diritto che bombarda e un discreto servizio Spizzirri, classe 2001, è figlio di un importante imprenditore che lavora nel campo della finanza e in questo torneo ha raggiunto i quarti di finale.
M25 Namangan, Uzbekistan (25K, Hard): [3] T. Van Rijthoven (Ned) b. [1] R. Safiullin (Rus) 6-7 7-5 6-4
In un torneo senza italiani, l’olandese Tim Van Rijthoven conquista anche Namangan dopo Andijan della settimana passata e vince il terzo titolo stagionale, sempre sul veloce. Finalista il russo Safiullin, che a me personalmente piace un sacco e che sta per sbocciare. Si è messo in evidenza il kazako 2001 Timofei Skatov, che è stato numero uno al mondo da Junior nel 2018 e che sta facendo bene in questa prima parte di stagione anche tra i PRO: qui ha raggiunto le semifinali.

Il turco Kirkin
M15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [1] I. Nedelko (Rus) b. [2] E. Kirkin (Tur) 6-3 6-3
Ventunesimo titolo per Ivan Nedelko, il russo tanto chiacchierato per varie ragioni, al secondo trofeo alzato in stagione. In finale sconfitto l’ottimo turco Kirkin, che si allena in Slovacchia alla Empire Academy, che si vanta di costruire campioni facendo pochissimo lavoro atletico fuori dal campo, ma concentrando le ore di lavoro proprio con la racchetta in mano. Ovviamente i preparatori atletici ci sono e c’è da dire che si coniugano molto bene con lo staff più propriamente tecnico-tennistico. Kirkin, non un fenomeno della natura né tecnicamente né atleticamente, si sta mettendo in discreta luce e qualche apparizione nei Challenger italici potrebbe farla a breve. Certo al momento non ha classifica il ventenne turco, visto che è solo 554 ATP, comunque suo best ranking, ma secondo me salirà a breve. Non c’erano italiano ad Antalya.
M15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): [3] R. Matos (Bra) b. [1] O. Luz (Bra) 7-5 7-5
In una finale molto battagliata e risolta in due set, Rafael Matos, brasiliano di 23 anni, vince il quarto titolo della sua carriera in singolare, battendo il connazionale Orlando Luz, più considerato dai media e tra l’altro suo compagno di doppio anche in questo torneo, dove la coppia ha trionfato ancora. Anche la settimana scorsa i due amici avevano vinto qui a Tabarka. Quarti di finale per Alessandro Ingarao che al secondo turno ha sconfitto il francese Samuel Brosset di cui ho parlato qualche tempo fa (qui un focus su Brosset).
M15 Il Cairo, Egitto (15K, Terra): [Q] A. Alcaraz Ivorra (Esp) b. [7] M. Tepavac (Srb) 6-7 6-4 6-4
Non ce l’ha fatta Marko Tepavac, il serbo considerato in patria uno degli eredi di Djokovic, a vincere il secondo torneo consecutivo, sconfitto in finale dalla sorpresa della settimana: lo spagnolo Albert Alcaraz Ivorra che partito dalle qualificazioni ha indovinato 7 partite in fila e si è portato a casa il titolo. Se Tepavac è stato 174 ATP e serve solo un po’ di tempo per tornare a quei livelli, per Alcaraz Ivorra il discorso è diverso. E’ vero che l’iberico è di sue anni più giovane del rivale, 23 contro i 25 del tennista di Belgrado, ma ha un best ranking al numero 377 e non ha praticamente quasi mai frequentato tornei più importanti rispetto agli ITF. Nessun azzurro è giunto al Cairo.

Sebastian Baez
M15 Buenos Aires, Argentina (15K, Terra): S. Baez (Arg) b. [3] A. Velotti (Arg) 6-4 6-0
E finalmente arriva il primo titolo da professionista per questo ragazzo argentino di 18 anni, Sebastian Baez, che è considerato un predestinato (assieme al connazionale Geller) e di cui si parla ormai da tanto tempo, essendosi issato al primo posto al mondo nel ranking dei Boys. Allenato ora da Sebastian Gutierrez ma precedentemente formato come tennista dal vecchio Clerc, il giovane argentino ha sconfitto in finale il più esperto connazionale Velotti. Per Baez si tratta dei primi veri passi nel circuito, ha fatto più fatica del previsto ma ora sta tirando fuori la testa. L’unico azzurro in gara era Tomas Gerini che non ha superato le quali, avendo vinto solo la prima partita.
M15 Wuhan, Cina (15K, Hard): [1] S. Sekiguchi (Jap) b. S. Shimabukuru (Jap) 6-3 6-0
Ancora il giapponese Sekiguchi sugli scudi, che bissa il successo di poche settimane fa in Giappone e giunto al decimo successo consecutivo. Costruito dal coach Fabio Lavazza, Sekiguchi è un tennista maturo che è numero 411 ATP e con questo risultato entra nei top 100 ITF. E’ ancora troppo poco per giocare i Challenger. Ancora a caccia del primo successo in singolare, un’altra finale persa per Shimabukuru, altro giapponese di belle speranze, classe 97. Non c’erano azzurri in tabellone.
M15 Grasse, Francia (15K, Terra): M. Hamou (Fra) b. [1] C. Denolly (Fra) 6-2 6-3
Il francese di 23 anni Maxime Hamou, ora senza ranking ma ex numero 211 ATP sta giocando i WTT, i vecchi Futures, per farsi la classifica ITF e ritrovare fiducia e livello dopo un 2018 disastroso a causa di numerosi malanni. E così vince il suo undicesimo titolo ITF (il terzo stagionale) battendo in finale il connazionale Corentin Denolly, che vi consiglio di seguire perché è un prospetto interessante. Denolly ha 21 anni, è mancino, e con questa finale entra in top 20 ITF, presto proverà qualche Challenger nuovamente. Bene ancora Hugo Gaston, che fa quarti di finale. Anche qui nessuno italiano, a parte Andrea Gola che non ha superato le qualificazioni.
M15 Tblisi, Georgia (15K, Hard): [4] M. Konecny (Cze) b. [ 3] M. Whitehouse (Gbr) 7-6 7-5
Da ragazzino, ormai 15 anni fa, il ceco Konecny sembrava un fenomeno. Da Junior si classificò dodicesimo nella classifica mondiale e poteva ambire a molto di più di un best ranking di 285 ATP. Ha 30 anni e da molti ormai gioca Futures e qualche Challenger sporadico. A Tblisi vince il quattordicesimo titolo ITF. In un tabellone senza italiani si rivede ancora Aleksandre Metreveli, alla ricerca della forma dopo il terribile incidente in auto di ormai 3 anni fa.
M15 Accra, Ghana (15 K, Hard): [2] R. Storrie (Gbr) b. [1] B. Lock (Zim) 6-4 6-4
Il 21enne britannico Storrie trionfa ad Accra e si porta a casa il primo trofeo della sua carriera, finora non straordinaria. Pian piano però il ragazzo sta crescendo e sui campi in erba potrebbe dire la sua anche a livello leggermente più alto. I fratelli Bessire sono andati in Ghana a giocare: Andrea ha superato il primo turno, mentre Francesco è uscito all’esordio per mano per forte portoghese Gaspar Murta.
M15 Las Palmas De Gran Canaria, Spagna (15K, Terra): [2] E. Esteve Lobato (Esp) b. [1] F. Meligeni Rodrigues Alver (Bra) 6-2 6-3
Quinto titolo in carriera per Esteve Lobato, tutti ottenuti in patria, e questo è forse il più dolce perché entrerà in top 30 ITF con il risultato della settimana e molto vicino a raggiungere il suo obiettivo di giocare i Challenger. Lo spagnolo ha 25 anni, un best ranking di 353 ATP, e è nel momento chiave della carriera. In finale ha superato uno dei tennisti che più si sta mettendo in mostra nella prima parte della stagione: il brasiliano, nipote di Fernando Meligeni, Felipe Meligeni Rodrigues Alves, che ha anche vinto il torneo di doppio in copia con il britannico Johnson. Bene l’altro giovane brasiliano Correia (semifinalista), uno che tira davvero forte, e anche Alessandro Coppini che ha conquistato i quarti di finale partendo dalle quali, come unico italiano in tabellone.
Alessandro Zijno