ATP Challenger 2019, Week 17: Stefano Travaglia conquista Francavilla e corre per la top 100 ATP

Francavilla Al Mare, Italia (CH Tour 80, Terra): [5] S. Travaglia (ITA) b. [3] O. Otte (Ger) 6-3 6-7 6-3
Stefano Travaglia, ascolano di 27 anni, vince a Francavilla il suo terzo titolo Challenger della carriera e si avvicina al best ranking che è piazzato per lui al numero 108 ATP. Infatti dalla prossima settimana dovrebbe essere addirittura numero 124 con pochi punti da difendere da qui all’estate, e quindi con chance di migliorare ancora. Stefano, allenato già da un po’ di tempo da Simone Vagnozzi, ha giocato davvero un grandissimo tennis a Francavilla, ed è stato bravissimo ad uscire dal “tombino” nei quarti contro Federico Gaio, battuto solo al tie break del terzo set. In finale si è sbarazzato del tedesco Oscar Otte (qui un suo profilo), ora numero 131 ATP, che aveva ripreso una partita quasi persa, vincendo il secondo set e costringendo Stefano agli straordinari nel terzo. E’ stato molto concentrato l’azzurro, e forse per la prima volta in carriera, non ha subito la pressione di giocare praticamente in casa, situazione che storicamente gli metteva addosso un po’ di tensione non sempre gestita perfettamente. Questo è un segnale importante, in un periodo storico per altro che vede gli azzurri davvero in rampa di lancio, con Fognini che vince Montecarlo, Berrettini che trionfa a Budapest, Sonego strabiliante e moltissimi altri che si stanno mettendo in evidenza. Detto di Gaio che con i quarti fa altri passi avanti sia per condizione che per classifica, stabilizzandosi in top 200, una posizione che tuttavia non può soddisfarlo appieno visto le sue potenzialità davvero importanti. Jimbo Moroni si conferma in crescita e arriva agli ottavi. Giulio Zeppieri stupisce e dotato di una Wild Card, batte Barranco Cosano e Koepfer, prima di ritirarsi proprio contro il vincitore del torneo. Per il ragazzo pontino, allenato da Coach Piero Melaranci, si tratta di un momento d’oro: meno reclamizzato rispetto a Musetti e Sinner, Zeppieri è davvero solidissimo, forte da entrambi i lati, con un servizio fastidioso per gli avversari e senza nulla da perdere in questi tornei. Intanto diventa 513 ATP, il diciassettenne di Latina, mentre sarà 450 il sopracitato Musetti, anche lui protagonista di un grande torneo a Francavilla, stoppato agli ottavi dal bosniaco Brkic. Musetti al primo turno ha battuto un redivivo Gianluca Di Nicola, che ha vinto il torneo di prequali. Al secondo turno Musetti si è avvantaggiato del ritiro di Matteo Donati, del quale dobbiamo sottolineare una sfortuna pazzesca riguardo agli infortuni. Lo staff deve trovare assolutamente una contromisura per questi continui stop del piemontese. Bravissimo Julian Ocleppo a battere nell’esordio il forte francese Tatlot e poi a portare al terzo il tedesco Molleker, uno dei papabili top player del futuro. Al secondo turno sono usciti anche Viola, Pellegrino, Caruso (bravissimo a qualificarsi al 250 di Estoril in queste ore) e Bonadio. Ci sarebbe anche Gianluigi Quinzi, per il quale occorre fare un discorso a parte: il giovane marchigiano torna a sembrare in un momento di involuzione; la sconfitta molto netta contro Brkic è apparsa più una resa che una battuta d’arresto che ci potrebbe anche stare contro un tennista in buona forma come il bosniaco. Occorre ritrovare subito le motivazioni più forti, dopo la separazione col coach Gorietti, dovuta a motivi familiari dell’allenatore umbro.
Tallahassee, FL, Usa (CH Tour 80, Terra Verde): E. Gomez (Ecu) b. [9] T. Paul (Usa) 6-2 6-2
L’unico azzurro in tabellone era la tds numero 1 Paolo Lorenzi, che si allena in Florida e quindi era praticamente di casa. Purtroppo l’azzurro è uscito al secondo turno per mano dell’italoargentino Collarini, di cui per un periodo si è parlato di un possibile passaggio con la maglia italiana, grazie ad una naturalizzazione. La coppa del torneo americano è stata alzata dall’ecuadoriano Emilio Gomez, che vince il primo Challenger della carriera dopo la sconfitta in finale di 2 settimane fa a Monterrey. In finale il tennista di Guayaquil ha sconfitto l’americano Tommy Paul che sulla terra verde si trova benissimo. Best ranking per Gomez, ora 197 ATP, per la prima volta in top 200 in carriera.

Blaz Rola
Leon, Messico (CH Tour 80, Hard): [14] B. Rola (Slo) b. L. Broady (Gbr) 6-4 4-6 6-3
Senza azzurri in tabellone, torna a vincere un torneo Challenger dopo 2 anni lo sloveno Blaz Rola, uno che è stato top 100 e faticosamente sta provando a recuperare condizione e posizioni. Il mancino sloveno che nel 2014 ebbe una annata straordinaria che lo condusse al numero 78 ATP, in finale ha sconfitto l’ottimo britannico Liam Broady. Ora per Blaz Rola si apre un momento importante della stagione: secondo me può crescere molto se gli infortuni che hanno stoppato la sua carriera lo lasceranno in pace, ha solo 28 anni del resto e una classifica (203 ATP) che può soltanto crescere visto che fino ad estate inoltrata non ha quasi nulla da scartare. E’ un tennista da tenere d’occhio secondo me.
Nanchang, Cina (CH Tour 80, Terra): A. Martin (Svk) b. [1] J. Thompson (Aus) 6-4 1-6 6-3
Decimo titolo Challenger per lo slovacco Andrej Martin, che ai tempi fu numero 8 del mondo a livello Juniores e come Blaz Rola è stato anche top 100 qualche anno fa. In finale lo slovacco trentenne ha superato l’australiano Thompson e con questo risultato riagguanta quasi la top 200. Il serbo Milojevic, semifinalista, raggiunge il best ranking al numero 147 ATP. Non c’erano azzurri in tabellone.
Alessandro Zijno