ITF World Tennis Tour 2019, Week 15: A Pula la pioggia ferma il programma. Settimana super per Luigi Sorrentino

M25+H Abuja, Nigeria (25K+H, Hard): [2] S. Doumbia (Fra) b. J. F. Angele (Fra) 6-4 6-3
Il francese Sadio Doumbia ventottenne ex numero 250 ATP e ora sceso a causa delle nuove classifiche, trionfa in Nigeria battendo in finale (e vincendo anche il doppio) un tennista ancora poco conosciuto ma davvero molto forte, di cui si parla bene in patria, il connazionale Angele. Il francesino diciannovenne Angele è stato numero 80 da Junior, ma ora è cresciuto molto, pare si voglia trasferire a studiare negli USA abbinando università e tennis. L’ho visto a Recanati un anno fa in quali contro il nostro Bega e non ha demeritato.
Nessun azzurro ha provato questo torneo che offriva buone possibilità di ottenere punti ATP (5 al vincitore, 3 al finalista, 1 ciascuno ai due semifinalisti) e questo è un peccato. Le quali ad esempio che comunque offrivano la possibilità di prendere punti ITF erano davvero abbordabili, direi quasi “facili”, anche se facile nello sport non c’è nulla.
M25 Santa Margherita di Pula, Italia (25K, Terra): Tabellone interrotto ai quarti di finale
Non c’è vincitore a santa Margherita di Pula, ed è un 25mila, dove l’organizzazione è stata costretta a bloccare il tabellone dopo aver giocato gli incontri di secondo turno, di fatto annullando il torneo. La pioggia l’ha fatta da padrona e purtroppo ha costretto i tennisti a spendere soldi senza nemmeno un ritorno di punti ITF. Grande delusione quindi tra i ragazzi. E comunque l’unico azzurro superstite in tabellone era Liam Caruana.
M25 Sunderland, Gran Bretagna (25K, Indoor Hard): [5] E. Ruusuvuori (Fin) b. [7] A. Artunedo Martinavarro (Esp) 6-2 7-5
In un torneo senza azzurri trionfa il finlandese Ruusuvuori senza perdere un set che in finale batte lo spagnolo Artunedo Martinavarro. Ventenne allenato da Federico Ricci in Finlandia, Ruusuvuori è top 50 ITF ed è al secondo trionfo in questa stagione dopo la vittoria nel torneo di Oslo. Con questa vittoria che gli concede 3 punti ATP entrerà di nuovo in top 400 della classifica maggiore. In ripresa il belga Zizou Bergs, uno che sfonderà, che raggiunge la semifinale.
M25 Matsuyama, Giappone (25K, Hard): [2] S. Sekiguchi (Jap) b. [IR] T. Niki (Jap) 6-4 6-4
Il padrone di casa ventisettenne Shuichi Sekiguchi, che da Junior nel 2009 ha raggiunto la posizione numero 5 del mondo, vince il torneo di Matsuyama e si conquista il settimo sigillo da professionista a distanza di 4 anni dall’ultimo successo ottenuto in Thailandia nel 2015. Sempre un po’ limitato dall’altezza Sekiguchi sembra in buona forma e può fare bene nei Challenger asiatici. Nessun azzurro ha affrontato la trasferta giapponese.
M25 Shymkent, Kazakhstan (25K, Terra): [1] R. Safiullin (Rus) b. [2] A. Avidzba (Rus) 7-6 6-2
Finale annunciata tra le due prime teste di serie, con vittoria finale del superfavorito Safiullin, predestinato russo ventunenne che per altro ha già la classifica per accedere a tutti i Challenger e qui è venuto per mettere match nelle gambe e prendere punti più accessibili. Le nuove classifiche divise tra ATP e ITF portano anche a questi calcoli. Ora Safiullin è numero 2 ITF e quindi ha il posto garantito in ogni Challenger ma ogni tanto deve fare una puntatina nei tornei minori per garantirsi quella classifica a meno che non vinca parecchie partite a livello superiore. Fabrizio Ornago, testa di serie numero 4 del tabellone principale, è uscito al secondo turno. Momento complicato per lui, speriamo ne esca presto.
M15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [8] R. Slobodchikov (Rus) b. [5] C. O’Connell (Aus) 7-6 3-6 6-1
Il venticinquenne Ronald Slobodchikov vince il quarto torneo ITF in carriera battendo in finale l’australiano O’Connell. Il russo festeggia così l’ingresso in top 100 ITF ma appare lontano come livello dai Challenger a dire il vero, avendolo visto un paio di settimane fa all’opera contro il nostro Sinner a Pula. Ancora molto bene il ceco Tomas Machac, lui sì da tener d’occhio e l’unico azzurro in tabellone era Nicolò Turchetti che si è spinto fino al secondo turno.
M15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): M. Hamou (Fra) b. I. Davydov (Rus) 6-4 6-1
Sulla terra tunisina di Tabarka va a vincere il francese Maxime Hamou, ex numero 211 ATP e soprattutto ex numero 8 al mondo da Junior, che nel 2018 è sceso parecchio anche a causa di infortuni. Per lui si tratta del nono trionfo a livello ITF, dopo aver battuto in finale la sorpresa russa Ivan Davydov, 22enne che finora in carriera non si era messo in evidenza in alcun modo. La settimana migliore della sua carriera ha condotto Luigi Sorrentino a conquistare la semifinale (partendo dalle quali) di questo torneo che gli regala 30 punti ITF e lo porta tra i primi mille del mondo della classifica ITF. Luigi Sorrentino lo vidi al Lemon Bowl di qualche anno fa ed era già molto forte nel panorama nazionale. Mi fa piacere rivederlo adesso in grande spolvero a livello internazionale. Oggi ventenne mi pare stia crescendo molto. Gabriele Maria Noce si qualifica e fa secondo turno.
M15 Sharm El Sheikh, Egitto (15K, Hard): [2] L. Klein (Svk) b. [5] J. Paul (Svi) 6-4 6-3
Terzo trionfo consecutivo sul cemento egiziano per il forte slovacco Lukas Klein, che in quindici incontri non ha perso nemmeno un set e ha vinto gli ultimi 8 tie break consecutivi in vari mesi. E’ un tennista determinato e sicuro, che sta trovando a 21 anni la sua dimensione. Certo ora dovrà presto confrontarsi con il livello Challenger dove finora ha raccolto poco e in classifica è ancora indietro per cui mancherà qualche mese sicuramente. In finale è arrivato il sorprendente svizzero Jakub Paul che sinceramente non ho mai visto giocare e che in carriera non ha ancora vinto titoli in singolare. Tra gli azzurri bravissimo Mattia Bellucci che ha superato le quali e poi ha battuto il fortissimo egiziano Youssef Hossam, uno che emergerà sicuramente, per poi perdere dall’altro egiziano Taweel che ha trovato la giornata della vita. Bene anche Erik Crepaldi che è in un buon momento e arriva al secondo turno, poi battuto dal forte Struvay. Gian Marco Ortenzi si qualifica ma va fuori al primo turno.
M15 Cancun, Messico (15K, Hard): J. Arconada (Usa) b. [5] N. Alvarez (Per) 6-4 6-2
Lo statunitense Jordi Arconada conquista a 22 anni il primo titolo da professionista entrando prepotentemente in top 100 ITFm dopo aver vinto tutti gli incontri in due set, compresa la semifinale contro il nostro Lorenzo Frigerio. L’azzurro trentenne sta faticosamente provando a costruirsi almeno la classifica ITF dopo aver perso parecchie posizioni nell’ATP anche a causa delle nuove regole. Importante e pregna di significato la vittoria di Frigerio contro la tds1, il forte francese Hugo Grenier.
M15 Reus, Spagna (15K, Terra): [7] E. Esteve Lobato (Esp) b. J. Nikles (Svi) 6-4 6-1
Senza perdere nemmeno un set lo spagnolo Esteve Lobato si porta a casa il titolo del torneo di Reus, battendo in finale lo svizzero Nikles. Per il ventiquattrenne iberico si tratta del quarto titolo ITF, tutti ottenuti sulla terra rossa spagnola. Bene il classe 2000 francese Hugo Gaston, fortissimo a livello juniores ma che finora sta faticando tra i grandi: buona comunque la sua semifinale. L’unico azzurro in tabellone, Dante Gennaro, è uscito al primo turno. Nel frattempo Orlando Luz, ventiduenne che sembrava un crack da ragazzino, sta piano piano salendo la classifica ITF che presto gli permetterà di entrare nei tabelloni Challenger: sarà top 40 dalla prossima settimana il forte brasiliano.
M15 Sunrise, FL, Usa (15K, Terra): D. Popko (Kaz) b. [8] S. Korda (Usa) 6-3 3-6 6-4
E’ Dmitri Popko il campione del torneo di Sunrise sulla terra americana, sempre un po’ indigesta per gli europei. Popko ha sconfitto in finale uno dei predestinati statunitensi, quel Sebastian Korda, figlio d’arte di cui si parla bene da anni e che sta sfondando anche tra i pro. Per il ventiduenne di San Pietroburgo ma nazionalizzato kazako, ex top 200 ATP, sedicesimo torneo vinto, addirittura quarto stagionale, tutti su terra battuta quest’anno. Popko ha perso quasi tutta la seconda parte della stagione scorsa per un infortunio, e ora sta recuperando il tempo perduto. Presto lo rivedremo a livello Challenger. Nessun azzurro era presente in Florida.
Alessandro Zijno