ITF World Tennis Tour 2019, Week 12: Pietro Rondoni finalista ad Antalya. Tomas Machac nome nuovo

M25 Calabasas, CA, USA (25K, Hard): [IR] A. Ritschard (Usa) b [2] S. Kozlov (Usa) 6-2 0-6 7-6
Senza azzurri in tabellone, successo per Alexander Ritschard che si porta a casa 3 importanti punti ATP. Il venticinquenne americano allenato dal papà Hans, che rientra in top 100 ITF per altro, con questo quarto titolo a livello professionistico dopo i 3 conquistati in fila lo scorso anno in Svezia. Da notare che nel torneo ha vinto 3 tiebreak su 3 giocati e l’ultimo davvero importante perchè era quello decisivo nella finale con Kozlov.

Constantin Schmitz
M15 Rovinj, Croazia (15K, Terra): [WC] C. Schmitz (Ger) b. J. Vanneste (Bel) 6-2 6-4
Primo titolo per il 23enne tedesco Constantin Schmitz, graduato alla Tulane University, uno dei tanti che ha anteposto lo studio all’attività internazionale tennistica, garantendosi un piano B se non dovesse farcela con lo sport. Partito dalle quali il tennista teutonico ha messo tutti in fila fino alla finale vinta contro il belga Vanneste, anche lui in ascesa, che in semifinale aveva sconfitto il nostro Andrea Basso che a causa di vecchi problemi alle ginocchia preferisce giocare su terra anche se la sua superficie preferita sarebbe il cemento. Semifinale anche per Luca Giacomini, in questo momento al suo best ranking ATP (509). Dopo la preparazione invernale svolta ad Alicante per un mese intero presso l’Accademia di Ruben Ramirez Hidalgo, seguito anche da Simone Vagnozzi, sta vedendo ulteriori miglioramenti. In Spagna è riuscito a giocare con giocatori ben al di sotto della 300esima posizione ATP, come Garcia-Lopez, che è intorno ai primi 100, Olmedo Ortega, Boluda Purkiss, Stefano Travaglia. E ha avuto anche l’opportunità di scambiare con Marco Cecchinato. Questo ha consentito al giovane azzurro Giacomini di poter gestire una velocità di palla maggiore, fondamentale per poter entrare nel circuito internazionale. Papà Redi lo allena. Secondo turno per Ceppellini. Ornago, Cutuli e Galoppini subito fuori.
M15 Cancun, Messico (15K, Hard): [4] F. Mena (Arg) b. D. Hidalgo (Ecu) 6-2 6-4
Torna a vincere un torneo l’argentino Facundo Mena dopo i 2 dello scorso anno in Cile. Ventisei anni, Mena è al settimo torneo vinto da professionista, tutti nel continente americano, ma curiosamente nessuno in Patria. E’ in buona crescita l’argentino, ora è fuori dalla top 400 per il cambio delle classifiche ma ha già un livello da Challenger, potrebbe salire un pochino, vincere altri titoli da qui a breve. Non c’erano italiani in Messico.
M15 Antalya, Turchia (15K, Terra): D. Popko (Kaz) b. [5] P. Rondoni (ITA) 5-7 6-4 6-1
Migliore dei nostri in settimana è stato Pietro Rondoni, allenato attualmente da Gianluca Naso ed ex allievo di Piatti e Sartori. Venticinque anni, ormai prossimo ad entrare nei tabelloni Challenger grazie ai posti riservati a chi ha una buona classifica ITF (sarà in top 15 la prossima settimana), Rondoni ha affrontato questa tournee turca con grande piglio, deciso a fare più punti possibile e ci è riuscito. Oltre a questa finale, seppur persa con il forte kazako Popko, ha fatto due semifinali e una finale, facendo 120 punti totali ITF, che lo mantengono in alto. Il percorso di Rondoni è stato abbastanza lineare finora, anche se qualche alto e basso c’è stato in carriera. Nato tennisticamente a Vercelli e cresciuto alla corte del Maestro Crepaldi, Rondoni è un tennista con grandissime doti fisiche, che mette in evidenza soprattutto su terra battuta, ha un buon diritto, una velocità di palla media per questi livelli e un rovescio migliorato molto negli anni. Sul rosso è un cagnaccio per tutti. Dello stesso team di lavoro fa parte Alessandro Petrone che è uscito ai quarti di finale per mano del promettente romeno Jecan, partito dalle quali. Winkler fuori al secondo turno, Ocleppo al primo.
M15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): [7] V. Korpiva (Cze) b. [2] P. Toledo Bague (Esp) 5-7 6-1 1-0 rit.
Quarta finale consecutiva e quarta sconfitta per lo spagnolo Pol Toledo Bague, 24 anni top 50 nella classifica ITF e con qualche esperienza anche a livello Challenger. Stavolta la sconfitta è ancora più amara perché, complice un infortunio, è dovuta ad un ritiro. A festeggiate è il ceco Kopriva che sulla terra tunisina dell’Hotel Thabraca Magic ha così conquistato il quarto titolo della sua giovane carriera, a soli 21 anni. Secondo turno per Ingarao e Battaglino, subito eliminati Crepaldi, Di Nocera, Roncalli e Fellin, che proveniva dalle quali.
M15 Sharm El Sheikh, Egitto (15K, Hard): [Q] K. Zuk (Pol) b. P. Vivero Gonzalez (Esp) 7-6 6-3
Il sorprendente qualificato Kacper Zuk, polacco di 20 anni, ha messo tutti in fila e si è andato a conquistare il suo primo titolo da professionista. Allenato da papà Artur, il giovane polacco è stato numero 21 della classifica Junior nel 2016 e da vari osservatori è considerato un buon prospetto. Zuk in semifinale aveva eliminato il migliore dei nostri, Enrico Dalla Valle che migliora di giorno in giorno e sta scalando le classifiche ITF. Il ravennate Dalla Valle è curiosamente intorno alla posizione 400 di entrambi ranking, sia quello ATP che quello ITF, ma è quest’ultimo che deve migliorare attraverso risultati come questo. Molto bene anche Emiliano Maggioli, strepitoso a battere al secondo turno un fenomeno come Igor Sijsling, che sarà anche nella fase calante della carriera ma gioca a tennis ancora da top 100 sul piano tecnico e tattico. Poi l’azzurro mancino diciassettenne, partito dalle quali per altro, è uscito per mano del tedesco Strombachs. Anche Jacopo Berrettini fuori al secondo turno, mentre Vilardo, Forti, Fortuna, Brugnerotto e Tortora sono stati eliminati all’esordio.
M15 Quinta Do Lago, Portogallo (15K, Hard): E. Hoyt (Gbr) b. [8] M: Guinard (Fra) 6-4 6-3
Strepitoso rendimento negli ultimi mesi per Evan Hoyt, il britannico nato in Messico 24 anni fa e sempre più in alto nella classifica ITF dove entra direttamente in top 50 con questa vittoria, che per altro è la seconda consecutiva in Portogallo. Quinto titolo per lui da professionista. Nessun italiano ha affrontato la trasferta portoghese.

Tomas Machac
M15 Manama, Bahrain (15K, Hard): T. Machac (Cze) b. [4] T. Van Rijthoven (Ned) 6-3 6-3
E’ Tomas Machac uno dei giovani del momento: 18 anni, ex numero 16 Junior, ora in pianta stabile nei 15mila dollari, conquista il suo quarto torneo da PRO, battendo in finale il più quotato olandese Van Rijthoven. Presto lo vedremo esordire nei Challenger e sono curioso di confrontarlo a livello più alto di adesso. In ogni caso ha vinto il torneo senza perdere nemmeno un set. Frigerio, Gennaro e Balzerani fanno secondo turno.
M15 Kofu, Giappone (15K, Hard): J. Yamasaki (Jap) b. [WC] S. Shimabukuru (Jap) 7-6 6-3
Senza perdere nemmeno un set Jumpei Yamasaki, giapponese di 21 anni, nato a Saitama, vince il primo titolo della sua carriera battendo in finale il connazionale Shimabukuru, che si allena negli Usa dove studia alla Waseda University. Attenzione al giovane Yamasaki che ha fatto una ottima carriera Juniores e nel 2015 è stato numero 11 del mondo in quella categoria. Nessun italiano in Giappone.
M15 Mornington, Australia (15K, Terra): [2] H. Bourchier (Aus) b. [4] C. O’Connell (Aus) 6-4 6-4
Il tennista di Hobart Harry Bourchier, 413 ATP, vince il suo primo titolo da professionista a 23 anni, in un inizio di stagione meraviglioso per lui che ha uno score nel 2019 di 15 vittorie e sole 5 sconfitte. Non c’erano italiani ai nastri di partenza.

Hernan Casanova
M15 Pinamar, Argentina (15K, Terra): [3] H. Casanova (Arg) b. [7] T. Etcheverry (Arg) 6-2 6-2
Il venticinquenne Hernan Casanova, un tennista che fa della grinta la sua caratteristica principale, oltre ad una preparazione atletica notevole, conquista il quattordicesimo titolo a livello ITF, il primo in questa stagione e vola in top 20 nella classifica ITF, importantissima per entrare nei tabelloni dei Challenger. L’unico azzurro presente era l’oriundo Ciurletti, uscito al primo turno. Casanova vince anche il torneo di doppio in coppia con il connazionale Francisco Cerundolo, 20 anni e un futuro davanti che appare luminoso.
M15 Murcia, Spagna (15K, Terra): [5] A. Lopez San Martin (Esp) b. [3] J. Barranco Cosano (Esp) 7-5 6-1
Doppio: [3] E. Esteve Lobato/A. Lopez San Martin (Esp) b. L. Bocchi/F. Passaro (ITA) 6-4 6-4
Trionfo sfiorato in doppio per la coppia Bocchi/Passaro, giovanissimi azzurri che si stanno creando uno spazio interessante nel circuito internazionale. Il successo nel singolare è andato a Lopez San Martin, al sesto titolo conquistato. Tutti in Spagna i successi finora per il 21enne catalano, considerato da molti una promessa che si sta avverando. E’ stato penalizzato dall’introduzione delle nuove classifiche, ma presto lo vedremo battagliare nei Challenger, ne sono convinto. In finale Lopez San Martin (che ha vinto anche il torneo di doppio) ha avuto la meglio su Barranco Cosano, altro spagnolo già nell’orbita di tornei superiori. Migliore degli azzurri in singolare Marco Bortolotti che da tds numero 4 si è spinto fino ai quarti di finale, fuori subito Bocchi, Weis e Passaro.
Alessandro Zijno