Mats Moraing, Super Big Serve

Mats Moraing, tedesco, 26 anni, 156 ATP (149 nuove classifiche)
Sviluppo Potenziale: 80% (tennista da superficie veloce, proverà a sviluppare anche altre doti)

Mats Moraing super big serve. Basterebbe questo a rivelare l’essenza del tennista tedesco. E’ in crescita continua anno dopo anno, e il 2018 che si sta concludendo è stato il suo miglior anno, raggiungendo a luglio il best ranking al numero 148 ATP. E’ un tennista che col suo servizio missile può portare al tie break qualsiasi avversario e quindi in futuro potrebbe conquistare la top 100, con qualche punta in top 70 o giù di lì. Difficile prevedere molto di più per lui, che soffre sia la terra rossa sia le giornate in cui il servizio si inceppa. Il problema per Moraing adesso sarà difendere i punti che ha in scadenza nei primissimi mesi dell’anno.
La Scheda
Alto 199 centimetri, mancino e filiforme con 85 chili di peso forma Mats Moraing è un tennista che basa il suo gioco sul servizio, che da quell’altezza e grazie ad una esecuzione tecnicamente ineccepibile, è un’arma impressionante che spegne le velleità in risposta dei suoi avversari. Conta così tanto sulla battuta che a volte forza anche la seconda. Sta lavorando sulla forza proprio per mettere ancora più peso sulla palla, in particolare sul diritto che usa per chiudere il punto in avanzamento dopo una eventuale risposta corta dell’avversario. Fatica un po’ negli spostamenti e quando gli scambi si allungano finiscono per diminuire le possibilità di fare il punto. Ovviamente la superficie preferita è l’indoor hard, o comunque il veloce, anche se bisogna dire che su terra battuta ha vinto più di un torneo a livello Futures. Il rovescio a due mani è ancora un po’ debole per il livello ATP e ovviamente gli avversari lo conoscono e giocano sul suo punto debole. In sostanza quando attacca è pericoloso, anche prendendo la rete, mentre quando è costretto a difendere non è così performante.


Le Dichiarazioni
“Nel 2018 ho finalmente giocato una stagione intera senza infortuni, e allenandomi al massimo. Questo ha fatto la differenza. La mia vittoria al Challenger di Koblenz è frutto di questo rinnovato impegno e del fatto che ora sono molto più consistente.La differenza tra Futures e Challenger è proprio il fatto che nelle partite di più alto livello non puoi rilassarti un momento che appena cali gli avversari ti montano sopra sia come agonismo sia sul piano tecnico-tattico. Il mio colpo killer è il servizio seguito dal diritto. E la voglia comunque di lottare tutti i punti, come i grandi campioni. Non mi lascio condizionare dalla superficie, penso di poter giocare ovunque, ovvio che dove la palla scorre è più facile per me. L’obiettivo per il 2019 è mantenere questo livello di prestazione, rivincere almeno un torneo Challenger, e riuscire a mantenere la classifica e magari entrare nei 100 a fine stagione.”
La Storia
Mats Moraing nasce a Mulheim an der Ruhr in Germania il 20 giugno 1992 e come Dominik Koepfer non ha esperienze particolari di junior ed è entrato nel circuito Pro solo nel 2014. Il primo torneo vinto è proprio del 2014 in Germania su terra indoor. Ogni anno poi è riuscito a vincere almeno un titolo con un totale di 8 Futures in carriera e il primo Challenger a Koblenz nel 2018 indoor hard. E’ tuttora in crescita continua come ranking entrando per la prima volta in top 200 ATP pochi mesi fa, per raggiungere il best a luglio 2018 con il numero 148 ATP. Il suo obiettivo della stagione appena finita, cioè giocare stabilmente nei tabelloni principali dei Challenger è stato pienamente raggiunto ma nel 2019 ha cambiali tremende in scadenza fin dai primi mesi. Infatti ha da difendere la finale di Bangkok 1 e la semi di Bangkok 2 più la successiva vittoria di Coblenza sempre nel mese di gennaio dove ha battuto anche il nostro Cecchinato, A febbraio un altro buon torneo a Cherbourg sempre su superficie velocissima gli ha fruttato moltissimi punti che dovrà difendere strenuamente per rimanere almeno nelle posizioni che gli garantiscono i main draw dei Challenger più importanti. Non sarà facile e prevedo una inesorabile discesa, almeno per questi primi mesi.
Alessandro Zijno