Thanasi Kokkinakis e il miracolo con Reyes, il preparatore di Agassi

Thanasi Kokkinakis: australiano, 22 anni, 151 ATP (147 nuove classifiche)
Sviluppo Potenziale: 40% (c’è solo da aspettare che stia davvero bene fisicamente)

Thanasi Kokkinakis è stato numero 69 a giugno 2015, quando aveva solo 19 anni e sembrava lanciato verso una carriera sfavillante. Poi sono stati gli infortuni a bloccarlo, una serie lunghissima di contrattempi fisici che ne hanno stoppato la crescita e lo sviluppo atletico, tecnico e di ranking. Non c’è dubbio che se starà bene vale la top 30 agevolmente con punte anche in top ten. Giocatore da torneo singolo più che da stagione per quello che ha fatto vedere finora, possibile anche che prima o poi vinca uno slam.
La Scheda
Molto alto, ben 193 centimetri e ben strutturato con 85 chili di peso circa, l’australiano di origine greca ha un gioco basato sull’aggressività da fondo da entrambi i lati anche se il diritto appare più potente e forse è la sua arma preferita, insieme al servizio. Al volo gioca molto bene e non trema affatto quando attacca e arriva nei pressi della rete. I miglioramenti di questo ancora giovanissimo australiano passano attraverso una maggiore velocità negli spostamenti mantenendo tuttavia il giusto equilibrio, quindi grande lavoro lo aspetta su scatti e frenate in queste settimane di preparazione che sta affrontando a Las Vegas con Gil Reyes lo storico preparatore atletico di Agassi. E poi la prevenzione agli infortuni sarà un altro traguardo importante da raggiungere, affinchè possa come nel 2018 affrontare una stagione intera, stavolta però al massimo della condizione. L’atteggiamento in campo appare ancora un fardello che si porta appresso, non sempre è concentrato e sembra dare il massimo. Se avesse il furore agonistico e la capacità di tenere alta la concentrazione a lungo del suo connazionale Polmans avremmo un futuro numero uno del mondo. La sua superficie preferita è senza dubbio il cemento outdoor.


Le Dichiarazioni
“Ho rischiato davvero di finire in depressione. Era un passare da un medico all’altro, da un esame all’altro, restavo a guardare la tv e non sapevo quando sarei rientrato. Ed era capitato troppe volte che rientrassi nel circuito e bam, un’altra botta. Spalla, gomito, addominali, caviglie, non mi sono fatto mancare niente e da Junior anche mi sono infortunato spesso. Di solito queste cose capitano dopo i 30 anni, a me sono capitate prima dei 20, direi che ora può bastare con la sfortuna. Senza dubbio con il mio staff lavoreremo per evitare ricadute, valuteremo ogni dettaglio e dovrò essere bravo io a percepire ogni segnale dal mio corpo. Il 2018 è stato un anno così così, buono solo perché comunque sono riuscito a giocare con maggiore continuità anche se non ho provato le sensazioni giuste. L’unico momento davvero grande è stata la vittoria su Federer a Miami, del resto se sto bene posso davvero battere tutti e l’ho dimostrato. Ma devo imparare a vincere anche giocando male.”
La Storia
Thanasi Kokkinakis è nato ad Adelaide il 10 aprile 1996 da papà Trevor e mamma Voula. Da Kalamata il papà Trevor ha raggiunto l’Australia per lavoro insieme alla moglie e lì sono nati i loro figli, tra cui Thanasi, che mantiene per altro la doppia cittadinanza, australiana e greca. Da Junior raggiunge la posizione numero 10 del mondo e diventa il gemello buono di Kirgios, altro esponente della comunità greco-australiana che emerge nel tennis seguendo le orme di Philippoussis. Due anni più tardi nel 2015 entra in top 100 e addirittura prende il best ranking la numero 69 ATP. In questa stagione ha vinto 2 Challenger, Aptos e Las vegas, entrambi sul cemento. Il suo allenatore storico è stato Todd Langman che per 12 anni lo ha allevato nella sua Academy ad Adelaide. Poi nel 2015 Kokkinakis ha provato ad affidarsi come guida tecnica proprio a Philippoussis, ma i due pare non abbiano trovato un accordo. Il nuovo coach fu annunciato poco dopo ed era Ben Mathias, ex coach di Sam Groth. Ora Gil Reyes gli ha proposto 10 settimane di preparazione atletica durissima, modello marines, come quelle che faceva fare ad Agassi in passato. Da fine ottobre Kokkinakis si è trasferito negli USA dove si trova il vecchio superpreparatore che al suo Fitness Center in Las Vegas ha allenato in passato Verdasco, Querrey e in campo femminile la bella Sorana Cirstea e Sania Mirza e Monica Puig. Gli allenamenti di Reyes sono molto duri, si basano tantissimo sulla resistenza con un occhio, anzi due, sulla prevenzione. Proprio in occasione dell’inizio del lavoro con Kokkinakis ha espresso la sua preoccupazione sulla tenuta fisica dei tennisti di oggi rispetto a quelli di 20 anni fa: “C’è un costo fisiologico del tennis moderno. Il sistema muscolo-scheletrico è messo a dura prova dalla velocità impressionante del gioco. Si colpisce la palla fortissimo, e l’avversario la ritira di là ancora più forte. Per cui i giocatori devono rientrare in posizione assai più velocemente con sollecitazioni pesantissime e pericolose per ginocchia, caviglia, anca, e schiena. Solo con la consapevolezza del proprio corpo e ascoltandolo si può resistere. Bisogna giocare il giusto mentre il circuito ti obbliga a forzare i rientri a volte per non perdere il ranking.”
Alessandro Zijno