ITF WTT Femminile 2020, Week 10: Nefisa Berberovic, la Bosnia nel cuore, il sale in zucca, il sangue negli occhi. Vince a Monastir e vola in top 600 WTA. E Robin Monrgomery, 15 anni, stupisce

WTA 125 Oracle Challenger Series, Indian Wells, CA, Usa (125K, Hard): I. Begu (Rou) b. [3] M. Doi (Jpn) 6-3 6-3
Irina Maria Begu, romena di 29 anni e numero 81 del mondo, trionfa nel torneo “Challenger” che precede il BNP Paribas Open di Indian Wells, ben più remunerativo come prize money, punti e prestigio. Intanto però Begu e le altre ragazze si dovranno accontentare di questo torneo, visto che il torneo più importante, Premier Mandatory, è stato cancellato (almeno per il momento) a causa del coronavirus. Non c’erano azzurre in tabellone. Da segnalare Olga Danilovic che ha raggiunto i quarti di finale, dando segni di risveglio.

Robin Montgomery
W25 Las Vegas, NV, Usa (25K, Hard): [JE] R. Montgomery (Usa) b. [3] X. You (Chn) 2-6 6-3 6-4
Robin Montgomery ha 15 anni, è afroamericana ed era in tabellone grazie al ranking Junior. E udite udite, ha dominato il torneo, battendo in finale la cinese You che per altro era in grandissima forma. La statunitense sembra avere già tutto per sfondare, a cominciare da un tennis moderno e aggressivo per passare a quelle qualità, definite soft skills, che esulano direttamente dallo sport per entrare in svariati campi della propria esistenza. La Montgomery è giovanissima ma già parla di politica, di cultura, ama studiare ed approfondire varie tematiche, sa esprimersi in pubblico, insomma è già una piccola donna. La USTA, la Federazione statunitense, ci crede tantissimo, la supporta e la sta facendo allenare con i migliori campioni. Definire le sue caratteristiche di gioco non è facile, appare migliorabile sotto tutti i punti di vista, e l’essere mancina in realtà non le regala vantaggi significativi anche per un servizio che sembra forse il colpo su cui lavorare maggiormente. Ma non disquisirei più di tanto sulla tecnica, perché la ragazza è ancora in piena adolescenza, e bisognerà vedere alla fine dello sviluppo le sue condizioni atletiche. Una ragazza che ci ha giocato, una tennista brasiliana, mi ha raccontato di come Robin Montgomery le sia sembrata matura nel gestire ad esempio i rapporti di amicizia e i flirt o presunti tali. Quelle schermaglie fatte di tira e molla emotivi che tutti noi conosciamo e che in adolescenza, giovinezza ma anche nella maturità spesso ci attanagliano la vita. Lei sembra già sapere davvero bene cosa vuole, cioè diventare una tennista professionista con tutte quelle che noi chiameremmo rinunce e lei chiama opportunità. Saper dire di “no” ad una discoteca, ad una vacanza spensierata, a “chattare” fino a tardi, a 15 anni è qualcosa di incredibile. Robin, io credo in te. Ovviamente questo di Las Vegas è il primo titolo vinto dalla afroamericana, mentre ancora molto bene la cinese Xiaodi You, 23 anni e ora numero 174 WTA, suo miglior risultato di sempre.
W25 Antalya, Turchia (25K, Terra): [2] M. Sherif Ahmed Abdelaziz (Egy) b. [7] D. Galfi (Hun) 6-4 6-3
Mayar Sherif da qualche mese si fa chiamare anche Ahmed Abdelaziz e continua a crescere portando onore al suo paese, L’Egitto. Con questa vittoria nel 25mila di Antalya diventa numero 167 WTA e porta a otto i titoli conquistati in carriera. Al secondo turno la campionessa egiziana, che passa molto tempo in Spagna per allenarsi, aveva superato la nostra Marion Viertler, partita dalle quali, che comunque ormai ha il livello per stare stabilmente nei 25mila dollari.
W25 Mildura, Australia (25K, Erba): M. Zakarlyuk (Ukr) b. M. Matsuda (Jpn) 7-6 6-1
Marianna Zakarlyuk vince il suo secondo titolo ITF a 23 anni: l’ucraina che è stata al massimo numero 400 del mondo, sembrava un crack da ragazzina poi non ha mantenuto appieno le attese. Certo che questa vittoria sull’erba australiana ne impreziosisce la carriera, visto che non molte tenniste possono dire di aver vinto un torneo PRO on grass. Non c’erano azzurre in Australia.
W25 Potchefstroom, Sudafrica (25K, Hard): [1] S.Murray Sharan (Gbr) b.[2] M. Melnikova (Rus) 2-6 6-2 6-4
Ora è numero 178 la trentaduenne Samantha Murray, dopo questa vittoria che è la quarta nella sua lunga carriera. Unica azzurra Martina Caregaro che ha raggiunto il secondo turno.
W25 Yokohama, Giappone (25K, Hard): Y. Miyazaki (Jpn) b. M. Hontama (Jpn) 7-5 5-7 6-2
Senza azzurre in tabellone successo in Giappone per la padrona di casa Miyazaki, che sarà 347 del mondo dalla prossima settimana grazie a questo successo.
W15 Il Cairo, Egitto (15K, Hard): [1] S. Samir (Egy) b. [5] Z. Desai (Ind) 5-7 7-6 6-2
Un’altra egiziana fortissima, dopo la Sherif, è Sandra Samir che sul cemento di casa conquista il suo undicesimo titolo ITF, tutti ottenuti in Africa e si attesta al numero 364 WTA, a pochi passi dal suo best ranking. L’egiziana ventiduenne nei quarti aveva sconfitto la nostra azzurra, Elisa Andrea Camerano.
W15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): [6] N. Berberovic (Bih) b. [8] S. Celik (Swe) 6-2 6-0
Vola la ventenne Nefisa Berberovic che ha vinto a Monastir due tornei consecutivi, raggiungendo ampiamente la top 600 WTA. Tennista potente e determinata che si allena anche a Ravenna in Italia, e qui ha vinto il suo sesto titolo ITF della sua carriera. La Berberovic è tuzlanka, cioè proveniente da Tuzla in Bosnia, una città crocevia importante per l’economia delle tre etnie (se è possibile ancora usare questo nome) o culture presenti, cioè bosniaci (o bosgnacchi), serbi e croati. E come molti abitanti di Tuzla è molto orgogliosa e pronta a tutto pur di farcela. I suoi abitanti hanno dovuto lottare contro ottomani, austroungarici e poi affrontato e superato con il sentore comune di appartenenza la terribile guerra dei balcani. C’è tutto questo in Nefisa, che è orgogliosa di allenarsi in Italia, ma che non dimentica la sua provenienza. In turco (l’influenza turcofona ha il suo perché in Bosnia) Tuz significa sale, e infatti Tuzla è piena di sale nel sottosuolo, che rappresenta un fonte di guadagno quasi inesauribile insieme al turismo. E possiamo dire che la personalità di Nefisa è molto “salata”, è da prendere a piccole dosi, ma non lascia mai indifferente. Crescenzi e Gaggini fuori al primo turno nel main draw.
W15 Heraklion, Grecia (15K, Terra): [Q] M. Kolodzejova (Cze) b. R. Masarova (Esp) 6-4 6-4
Senza perdere nemmeno un set tra quali e main draw la ceca qualificata Miriam Kolodzejova, 22 anni ed ex 256 del mondo vince il suo sesto titolo ITF dimostrando di poter tornare a grandissimi livelli dopo aver perso un po’ di mesi a causa di vari infortuni. Precipitata fuori dalle migliori 900 del mondo la ceca ha ripreso a giocare solo a dicembre 2019 dopo quasi un anno di inattività. E ora si sta riprendendo ciò che il tennis le deve e le ha promesso: la tennista mira in alto e per me ha le qualità da top 100. Colmegna, Biagianti e Dentoni fuori al secondo turno mentre Arcidiacono e Spiteri sono state eliminate all’esordio nel main draw.
Alessandro Zijno