ITF World Tennis Tour 2019, Week 29: Il “momentum” di Dalla Valle, terzo titolo stagionale a Tabarka. Che bravo Passaro, e record ITF del fenomeno Ouahab

M25+H, Kassel, Germania (25K+H, Terra): [7] L. Gerch (Ger) b. J. Okala (Fra) 6-7 6-3 6-4
Nel torneo ITF più ricco e importante della settimana vince il tedesco Lucas Gerch, classe 1994 e al secondo titolo della sua carriera che è senza dubbio nel momento migliore, nella sua più alta posizione in classifica al numero 463 ATP. In finale ha sconfitto il gigantesco francese Okala, un battitore forte e potente anch’egli in grossa ascesa, dopo le difficoltà emotive dell’inizio di stagione quando era stato ascoltato dalla Tennis Integrity Unit a proposito delle accuse su alcuni match combinati. Accuse che, bisogna dirlo non lo riguardano direttamente ma solo come persona informata dei fatti. Lucas Gerch sarà numero 464 ATP, nuovo suo best rannking. Non c’erano azzurri in tabellone e approfittiamo per citare un ragazzo brasiliano, Orlando Luz, ex numero 1 al mondo da Juniores, che pian pianino sta risalendo la china e qui in Germania ha giocato bene e raggiunto i quarti di finale anche se sperava di bissare il successo della scorsa stagione proprio su questi campi.
M25 Taipei, Taiwan (25K, Hard): [1] Y. Bai (Chn) b. Y.Hsu (Tpe) 6-4 6-4
La Formosa Cup non poteva che andare al protagonista della stagione asiatica ITF, il più forte asiatico del pianeta a questo livello, il cinese Yan Bai, di cui ho parlato ormai innumerevoli volte. Senza perdere nemmeno un set, il cinese di 30 anni, numero 366 ATP ma ex top 200., conquista il titolo, e con questo siamo arrivati a 19 vittorie in tornei ITF, 5 solo in questa stagione e tutti 25mila dollari. Quando uscirà la classifica nuova ATP avremo una bella sorpresa e Yan Bai potrebbe anche festeggiare il best ranking. Nessun italiano a Taipei.

Francisco Cerundolo
M25 Lima, Perù (25K, Terra): [3] F. Cerundolo (Arg) b. [5] N. Alvarez (Per) 6-2 6-1
Quinto titolo stagionale (settimo in assoluto da PRO) per Francisco Cerundolo, argentino ventenne che con questi 3 punti ATP (diventeranno molti di più con le nuove classifiche che verranno stilate ad agosto) corona il best ranking al numero 457 del mondo. Battuto in finale il peruviano Alvarez in un torneo privo di nostri rappresentanti.
M25 Gandia, Spagna (25K, Terra): [7] J. Pla Malfeito (Spa) b. [6] J. Correia (Bra) 6-1 7-6
Jaume Pla Malfeito, spagnolo 597 ATP, trionfa sulla terra di casa e festeggia il suo primo titolo in singolare da professionista. Chi ha stupito è il finalista, il brasiliano Correia che vidi all’opera l’anno scorso in varie occasioni e che mi piace moltissimo. Classe 1997 Correia tira forte, ha un diritto esplosivo, serve bene, può salire parecchio in prospettiva. Ancora molto bene Hugo Gaston, il campioncino francese, mentre tra gli azzurri erano presenti in due in Spagna: Mattia Bellucci si è qualificato e ha raggiunto il secondo turno, eliminato solo dal vincitore del torneo; Dante Gennaro invece è uscito all’esordio.
M25 Iowa City, IA, Usa (25K, Hard): [3] A. Rybakov (Usa) b. [4] J. McNally (Usa) 7-6 5-7 7-6
Con una finale incandescente Alex Rybakov, statunitense 22enne numero 521 ATP, vince il torneo di Iowa battendo in finale l’interessante John McNally, ora al best ranking al numero 481 ATP. Il ventenne americano McNally, ex numero 13 nel mondo Junior, è figlio della ex campionessa Lynn Nabors sposata McNally e fratello di Caty che secondo me diventerà una top player. Ancora bene, semifinalista, l’argentino Axel Geller, in un torneo senza azzurri.
M15 Kramsach, Austria (15K, Terra): [4] R. Slobodchikov (Rus) b. [WC] S. Kopp (Aut) 6-2 6-0
Dopo un torneo magnifico, oltre ogni sua stessa aspettativa la Wild Card austriaca Sandro Kopp, crolla in finale sotto i colpi del russo Slobodhikov, più per un crollo di energie mentali che fisiche. Classe 2000 senza passato Junior, e con relativa poca esperienza, la speranza austriaca Sandro Kopp ha fatto vedere un buon tennis, mentre tra gli azzurri Edoardo Lavagno ha raggiunto i quarti di finale, sconfitto 7-6 al terzo dal tedesco Prechtel in una gara che lascia tanti rimpianti per il tennista azzurro. Secondo turno per Tortora e Andrea Bolla, mentre Petrone e Battaglino sono stati eliminati all’esordio.
M15 Parnu, Estonia (15K, Terra): [1-WC] J. Zopp (Est) b. [6] B. Bobrov (Rus) 6-4 6-3
Un lusso, per gli organizzatori del Merko Estonian Open 2019, avere addirittura Jurgen Zopp come protagonista e facile vincitore del torneo. Facile fino ad un certo punto però, perché sul campo gli avversari hanno opposto a Zopp parecchia resistenza e in alcune partite l’estone ex top 100, ha dovuto faticare un bel po’. Bene Luigi Sorrentino, unico azzurro in tabellone, che ha fatto quarti di finale.
M15 Uriage, Francia (15K, Terra): A. Gautier (Fra) b. [5] G. Petit (Fra) 7-5 2-6 6-4
Nella città termale di Uriage, in Francia, il torneo locale parla ovviamente francese con il successo un po’ a sorpresa di Alexis Gautier, al primissimo acuto da professionista. Gautier ha sconfitto anche il secondo favorito del seeding, Maxime Hamou, e poi in semifinale anche Gianni Mina, ex bambino prodigio francese. Mina è di Guadalupe, e da ragazzino quando non aveva ancora 18 anni vinse l’Orange Bowl: da lì venne considerato un predestinato, ma arrivò al numero 200 del mondo circa poi si è arenato per vari motivi. Era fermo dal 2018, ora sta rientrando e chissà… Fuori Nicolò Turchetti al primo turno.
M15 Telavi, Georgia (15K, Terra): [1] D. Poljak (Cze) b. J. Karimov (Uzb) 6-4 6-1
David Poljak, tds numero 1 del torneo georgiano, trionfa per la terza volta in carriera da professionista battendo in finale l’uzbeko Karimov e trionfando anche in doppio insieme al turco Kirci in un torneo senza azzurri.

Francesco Cancellotti con Francesco Passaro
M15 Gubbio, Italia (15K, Terra): [3] G. Villanueva (Arg) b. [JR] F. Passaro (ITA) 7-5 6-2
Doppio: [2] G. Villanueva (Arg)/K. Kivattesv (Rus) b. [1] G. Portaluri/M. Frinzi (ITA) 6-1 6-4
L’argentino Gonzalo Villanueva, 524 del mondo ATP, tennista ventiquattrenne trionfa a Gubbio sia in singolare che in doppio, in coppia col russo Kivattsev che per altro si allena in Italia. Per Villanueva terzo titolo da professionista in singolare, il primo in Europa. Chi tuttavia ci ha davvero esaltato è il giovane Francesco Passaro, da sempre allenato da Coach Roberto Tarpani, tesserato per lo Junior Perugia, quindi praticamente di casa a Gubbio: finalissima per lui, purtroppo persa giocando bene, e grandissimi applausi del competente pubblico umbro. Per Passaro iniezione di fiducia per il 25mila dollari di Pontedera che si sta svolgendo in questi giorni, e per gli US Open Juniores ai quali parteciperà essendo lui un 2001. Semifinale per Adelchi Virgili, apparso in buone condizioni fisiche, il che lascia ben sperare per il futuro. Fuori ai quarti Giacalone, Ricca e Fonio. Al secondo turno si sono fermati Federico Arnaboldi, Davide Galoppini, Procopio, La Vela, Frinzi, Rizzuti, De Giorgio e Miceli. Eliminati all’esordio Gerini, Ciurletti, De Bernardis, Arnaldi, Di Nicola, Baldoni, Furlanetto, Tresca, Prevosto, Filippo Moroni, Bresciani Ceppellini e Lorenzo Bocchi.
M15 Cancun, Messico (15K, Hard): [Q] J. Roberts (Bah) b. [Q] K. Boyd (Usa) 3-6 7-6 6-4
Settimana della vita per il bahamense Justin Roberts, tornato a giocare a livello Pro, 22 anni senza ranking ATP ma tennista strepitoso, che mi è sempre piaciuto tantissimo per atteggiamento e doti atletiche. Braccio così così, tattica pure un po’ da migliorare ma butta sempre il cuore oltre l’ostacolo il tennista delle Bahamas: anche in questo torneo si è visto, vincendo partite durissime, giocando punto su punto, non lasciando niente di intentato. Ha un fisico impressionante, due gambe che sono due molle, nonostante una massa muscolare notevole. Ha limitate risorse economiche, o come dice qualcuno non intende investire più di tanto sul suo futuro da tennista. Ha vinto il torneo di Cancun partendo dalle quali, in un seeding privo del colore azzurro.

Lamine Ouahab
M15 Tangeri, Marocco (15K, Terra): [2] L. Ouahab (Mar) b. [1] M. Perchicot (Fra) 6-0 6-2
Doppio: L. Dussin (Fra)/M. Van Der Meerschen (Bel) b. A. Bessire/F. Bessire (ITA) 6-4 6-0
E sono 32 titoli ITF per Lamine Ouahab che così detiene il record assoluto adesso! Il tennista algerino di nascita e crescita professionale, poi naturalizzato marocchino nel 2013, a 34 anni continua a stupire. Non ha i soldi per girare il mondo, altrimenti ne vedremmo delle belle, perché è ancora competitivo ai massimi livelli. Mi è capitato di vederlo da vicino giocare: ragazzi è vero che è un po’ imbolsito all’apparenza, non farebbe fare una bella figura al suo preparatore atletico (che per altro non ha) vedendolo fuori dal campo, ma nell’arena combatte e corre alla grande. Ha un tempo magnifico sulla palla, e si muove molto bene, non si direbbe ma è così. E’ sovrappeso ma questo non gli provoca nessun problema, o comunque non lo limita troppo almeno, perché sulla palla arriva sempre con gli appoggi giusti, fargli un vincente non è così semplice, e ha spesso lui in mano il pallino del gioco. Tatticamente e per scelte è ancora più fenomeno che col braccio. Per me su terra farebbe ancora punti negli ATP 250. A Tangeri, oltre la solita vittoria di Ouahab, c’erano vari azzurri: i migliori sono stati i fratelli Bessire che hanno conquistato una bella finale, purtroppo persa, nel doppio. In singolare Dagnino ha fatto secondo turno partendo dalle quali mentre Andrea Bessire, Manfred Fellin e Georg Winkler sono stati eliminati al primo turno.
M15 Castelo Branco, Portogallo (15K, Hard): [6] E. Struvay (Col) b. [JR] N. Alvarez Varona (Esp) 6-4 7-6
Il colombiano Struvay, che ricordo anni fa a Recanati in occasione del Guzzini Challenger, conquista singolare e doppio nel torneo portoghese sul cemento outdoor, sua superfice preferita. Chi ha stupito è il finalista Nicolas Alvarez Varona, di cui si parla benissimo in prospettiva essendo un 2001: il giovane spagnolo è stato numero 7 al mondo da Junior, ha ancora l’età per fare attività giovanile e forse lo vedremo agli US Open. L’unico azzurro in tabellone, Alessandro Coppini, è stato eliminato al primo turno.
M15 Piestany, Serbia (15K, Terra): [1] L. Klein (Svk) b. F. Marozsan (Hun) 6-1 4-6 6-1
Senza azzurri in tabellone, lo slovacco Lukas Klein conquista il suo quarto titolo in stagione ITF (quinto in assoluto) e a 21 anni si issa al momento al numero 458 ATP. Per me è un tennista da tenere d’occhio, perché vince molte partite pur non sembrando un fenomeno. E questo è sempre un buon segno. Seconda finale di fila per l’ungherese Marozsan, 19 anni, il quale invece sembra proprio un tennista di grandissima prospettiva anche se ancora molto acerbo tatticamente e sul piano della tenuta mentale.

M15 Tabarka, Tunisia (Terra): [1-WC] E. Dalla Valle (ITA) b. [2] S. Baez (Arg) 3-6 6-4 6-4
Doppio: M. Borg/M. Houkes (Ned) b.[1] A. Weis (ITA)/N. Arreche (Arg) 6-4 6-7 12-10
In meno di 30 giorni Enrico Dalla Valle, azzurro di 21 anni e numero 479 ATP, è passato da “zero tituli” in singolare a ben 3 successi: infatti dopo Alkmaar e la vittoria della settimana scorsa sempre qui a Tabarka, Enrico ha chiesto e ottenuto una Wild Card al torneo tunisino e finito per trionfare ancora. Cammino esaltante il suo, con un dominio totale, fino alla finale combattuta e portata a casa contr il fortissimo argentino Sebastian Baez, classe 2000 e ex numero 1 al mondo da Juniores solo una stagione fa. Erik Crepaldi semifinalista, anche lui in una stagione particolarmente positiva. Quarti di finale per Simone Roncalli, secondo turno per Picchione, Calvano, Weis e Brunetti. Eliminato al primo turno Dambrosi, Giuliano e Tomasetto.
Alessandro Zijno