ITF WTT Femminile 2019, Week 26: Bianca e Anna Turati, sorelle d’Italia

W25 Tarvisio, Italia (25K, Terra): [IR] B. Turati (ITA) b. [SE] P. Goncalves (Bra) 6-3 6-1
Doppio: [3] G. Ce/ P. Goncalves (Bra) b. G. Ceschi (ITA)/R. Mcadoo (Usa) 6-2 4-6 10-3
Che torneo ha giocato Bianca Turati! E così sul cielo della Valcanale sventola il tricolore. Dopo tre vittorie slovene e un’affermazione svizzera, Bianca Turati regala il primo successo italiano alla “Città di Tarvisio Tennis Cup”, competizione inserita nel circuito ITF e dotata di montepremi di 25.000 dollari, giunta quest’anno alla quinta edizione. La brianzola protagonista di una settimana ad alto livello, ha sconfitto in finale la brasiliana Paula Cristina Goncalves, prendendosi la rivincita dopo la semifinale di sabato 22 giugno a Padova, quando la sudamericana si era imposta in tre set. Turati, come già accaduto nella semifinale contro Reka-Luka Jani, parte a razzo, mentre l’avversaria pare risentire delle 3 ore e 36 minuti di battaglia del giorno precedente contro la connazionale Gabriela Ce. L’atleta lombarda, ora 382 Wta, conferma la sua solidità, mentre la brasiliana si rivela troppo fallosa anche con il suo colpo migliore, il dritto. Finale bella, con ottimi colpi e tanti scambi durissimi che hanno certificato la crescita della kermesse in Valcanale. In tribuna, a soffrire e soprattutto gioire, c’erano anche i genitori di Bianca Turati. A Tarvisio sono saliti papà Giuseppe e mamma Silvia, quest’ultima originaria di Udine. Partiti verso le 4 di mattina da Barzanò, in provincia di Lecco, hanno affrontato la levataccia, in compagnia del coach Alessandro Moroni, pur di vedere Bianca impegnata nella finalissima. Non è stata l’unica gioia di giornata: l’altra loro figlia, Anna si è imposta per 6-2, 6-1 nella finale del torneo di Tabarka, in Turchia. Per loro, due soddisfazioni quasi contemporanee. Raggiante, a fine match, Bianca Turati, dopo il suo primo trionfo in un 25.000. “È una giornata speciale per me e la mia famiglia, il coronamento di una settimana perfetta. Ringrazio i miei genitori e il mio coach, che hanno sempre creduto in me”. Secondo turno per Stefania Rubini, Deborah Chiesa (qualificata), Martina Colmegna e Gaia Sanesi. Da segnalare l’ennesimo torneo disputato da professionista per Greta Arn, ungherese ormai italiana acquisita, che ha già compiuto 40 anni ed è ancora numero 348 WTA in singolare, a dimostrazione di una longevità regalatale sia dal DNA che da allenamenti mirati e vita sana. Eliminate all’esordio Martina Spigarelli, Lucrezia Stefanini, Claudia Giovine e Beatrice Lombardo.
W25 Naiman, Cina (25K, Hard): [7] X. You (Chn) b. [WC] X. Gao (Chn) 6-3 6-3
Ha parlato cinese il torneo di Naiman, come era abbastanza pronosticabile: la vittoria è andata, non senza sorpresa alla tds numero 7, la padrona di casa Xiaodi You, da questa settimana numero 292 del mondo a soli 23 anni. Tennista considerata una piccola promessa anni fa, quando da Junior vinceva molto, la You deve assolutamente provare a girare il circuito europeo e confrontarsi da noi, se vuole capire il suo livello. Battuta in finale la connazionale Gao, ferma lo scorso anno per un infortunio. Non c’erano italiane in Cina.

Tessah Andrianjafitrimo
W25 Perigueux, Francia (25K, Terra): [8] T. Andrianjafitrimo (Fra) b. [WC] A. Rame (Fra) 6-7 6-2 6-2
Un tabellone internazionale, ma privo di azzurre, ha visto trionfare la francese Andrianjafitrimo, ventenne di Montepellier, fisico stratosferico, preparazione atletica notevole e anche buoni colpi. Allenata dal papà Teddy, la francesina ha messo tutte in fila, battendo in finale la wild card transalpina Rame, dopo aver vinto in semifinale con Varvara Gracheva, che tra tutte è quella che forse ha messo in campo il miglior tennis. Da anni la Andrianjafitrimo naviga intorno alla posizione 300 del mondo, forse questo successo può darle la spinta giusta per salire ancora.
W25 Darmstadt, Germania (25K, Terra): [4] O. Govortsova (Blr) b. C. Tauson (Den) 6-1 7-6
La mitologia scandinava racconta della gigantessa ragazzina Modgudr, una cosiddetta Furia Guerriera. Questa figura mitica sembra essersi reincarnata in Clara Tauson, che raggiunge la finale a Darmstadt in Germania, fa il best ranking al numero 323 WTA e grida al mondo tutta la sua forza, dalla spensieratezza dei sedici anni. Pensate che è di dicembre 2002 la danesina! L’esperienza della Govortsova ha avuto al meglio in questo caso: la bielorussa è ex numero 35 del mondo, conquista l’ottavo titolo della sua carriera e in questa stagione vuole risalire la china, dopo un 2017 finito male a causa di un infortunio e un 2018 di sola ripresa atletica senza grossi risultati. Anche in Germania non c’erano ragazze italiane.
W15 Budapest, Ungheria (15K, Terra): V. Lukacs (Hun) b. [6] C. Skamlova (Svk) 6-3 2-6 6-3
Sulla terra di casa Vanda Lukacs conquista il suo sesto titolo ITF, il secondo stagionale, rientrando così in top 50 ITF. La magiara, classe 92 quindi non più giovanissima, sta trovando una stagione buonina, con molti risultati positivi e un gioco più aggressivo e moderno. Qualche anno fa, quando era teenager sembrava poter ambire a traguardi molto alti, poi si è fermata nel limbo dei 15mila dollari e solo quest’anno pare poter almeno provare qualcosa di più. Non c’erano italiane a Budapest.
W15 Jakarta, Indonesia (15K, Hard): [8] A. Hartono (Ned) b. R. Kahfiani (Ina) 6-2 6-3
Arianne Hartono aveva già vinto a Jakarta lo scorso anno e nel torneo precedente aveva fatto finale. Stavolta l’olandese trionfa sia in singolare che in doppio, puntella la sua già buona classifica ITF e dimostra a se stessa che sta facendo bene a provarci con la carriera tennistica, dopo anni passati a dare precedenza agli studi. In finale sconfitta una delle sorprese assolute della settimana: l’indonesiana Rifanty Kahfiani, classe 1998, anche lei dedita al percorso scolastico più che al tennis e alla seconda finale della carriera a distanza di ben 4 anni. Nessuna azzurra a Jakarta.

Layne Sleeth
W15 Cancun, Messico (15K, Hard): [1] L. Sleeth (Can) b. [2] T. Pedretti (Bra) 6-2 6-1
In un torneo senza azzurre, rispetta il pronostico che la vedeva favorita dal seeding, la canadese Layne Sleeth, classe 2001, trionfa a Cancun e si proietta come l’ennesima storia da raccontare: affetta da emocromatosi, cioè un disturbo che porta accumulo di ferro nel sangue e quindi stanchezza e dolori articolari anche molto forti, non si è arresa e da combattente quale è ha saputo riprendersi e tornare a giocare alla grande come quando da bambina era la under 12 più promettente del suo paese, il Canada. Primo trionfo per lei in ITF in singolare, battendo in finale la brasiliana Pedretti, per altro in stagione molto positiva.
W15 Alkmaar, Olanda (15K, Terra): [Q] S. Lamens (Ned) b. [8] M. Yudanov (Swe) 7-5 6-2
Suzan Lamens festeggia i 20 anni appena compiuti con il primo successo in singolare da professionista in carriera, per altro partendo dalle qualficazioni. In casa, ad Alkmaar, batte la svedese con DNA esteuropeo Yudanov, dopo aver eliminato al primo turno la nostra bellissima Verena Meliss e si mette in bacheca un incoraggiante trofeo.
W15 Madrid, Spagna (15K, Hard): [3] Y. Cavalle-Reimers (Esp) b. [2] I.L. Rosca (Rou) 7-6 5-7 7-6
Con una finale vietata ai deboli di cuore la spagnola Cavalle-Reimers fa gridare il suo pubblico a Madrid, sconfiggendo in finale una delle tenniste più difficili da affrontare nelle partite in lotta, la romena Ioana Loredana Rosca, un’autentica combattente come nella tradizione romena. Per la maiorchina quinto successo da professionista. I colori azzurri non erano presenti in Spagna.
W15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): A. Turati (ITA) b. F. Ostlund (Swe) 6-2 6-1
Doppio: [4] F. Ostlund/A. Viktorovitch (Swe) b. A. Turati (ITA)/ M: Capurro Taborda (Arg) 6-3 2-6 10-8
La scorsa settima aveva vinto in doppio qui a Tabarka, ora Anna Turati, nella stessa settimana in cui sua sorella Bianca vince a Tarvisio, regala la doppia gioia ai suoi genitori con il successo nel tabellone di singolare, unita ad una altra finale conquistata in doppio. Per Anna, che come Bianca, ha “lavorato” negli States unendo studi e disciplina tennistica, è una soddisfazione grande che le dà l’abbrivio per continuare a sognare. Unica partita combattuta è stata quella di semifinale con la connazionale Nuria Brancaccio, tornata alle competizioni dopo un infortunio. Fuori al primo turno nel main draw Giulia Brighi, Nicole Fossa Huergo e Sofia Rocchetti.
W15 Shreveport, LA, Usa (15K, Terra): [3] C. Hsu (Tpe) b. [4] A. Parks (Usa) 6-2 6-3
La tennista ventisettenne di Taipei Chieh-Yu Hsu conquista il torneo statunitense di Shreveport sia in singolare che in doppio, in un tabellone piuttosto ricco e interessante, nonostante parliamo di un 15mila dollari. C’erano ad esempio Nastja Kolar e Jennifer Elie, un lusso per questo livello. Ma non c’erano italiane.
Alessandro Zijno