Grand Slam Development Fund: a chi vanno i soldi?

Creato nel 1986, Il Grand Slam Development Fund serve ad incoraggiare economicamente e strutturalmente i migliori Juniores e i migliori tennisti professionisti più o meno giovani a girare il circuito, dando loro l’opportunità di crescere e migliorare tutti gli aspetti del tennis professionistico. E’ un modo a mio parere condivisibile di redistribuire l’enorme ricchezza che il tennis come industria produce. Ne beneficiano ogni anno tennisti provenienti dai più vari luoghi del mondo, collocati fuori dalla top 100 che garantisce una vita più agevole grazie ai denari incassati quando si entra nei main draw Slam, circa 120mila dollari. Poiché si considera che alcune federazioni (quelle che organizzano gli Slam e i Master 1000) siano più ricche si tende ad aiutare i tennisti provenienti da Nazioni storicamente più povere. Infatti non ci sono britannici, australiani, statunitensi, francesi e nemmeno italiani, spagnoli e tedeschi tra i beneficiari di questi aiuti. L’ITF ha rivelato i nomi di 29 giocatori, provenienti da 20 differenti Paesi che riceveranno i GSDF per il 2019: sono 14 maschi e 15 femmine che prenderanno 25mila o 15 mila dollari da spendere per lo sviluppo della loro carriera e che andranno a rinforzare la loro forza economica. Notiamo subito che qualcuno dei beneficiari proviene magari da un Paese meno ricco, ma basterebbe conoscerlo per capire che è nato in una famiglia benestante, magari più di qualcuno dei nostri ad esempio.

Da sin. Mattia Fantolino (sparring), Moez Echargui, Coach Skander Mehir e il sottoscritto Alessandro Zijno (Match Analyst)
Roberto Cid Subervi (Rep Dominicana) e Moez Echargui (Tunisia) prenderanno 12500 dollari a testa e qui mi permetto subito una riflessione: non conosco Roberto, ma conosco piuttosto bene Moez Echargui, con cui ho passato quattro meravigliosi giorni in occasione del Challenger di Perugia in compagnia del suo staff allora composto da Coach Skander Mehir e sparring Mattia Fantolino e posso assicurare che il tunisino avrebbe avuto bisogno più di altri che leggeremo in seguito dell’intera somma di 25mila dollari e non della metà. Riconosco che questa è una grande vittoria politica della Presidentessa della Federazione Tunisina,  Salma Mouelhi, che è riuscita a far entrare nel programma di aiuti un ragazzo tunisino. Certo è che tra gli altri sono stati aiutati con 25mila dollari Alexander Bublik cui il Kazakistan fornisce ottime risorse, Yunseong Chung su cui la SudCorea sta investendo moltissimo, Miomir Kecmanovic che riceve aiuti da tutta la Serbia compreso Nole, o Yibing Wu che viene da una famiglia benestante e oltretutto ha il governo cinese attraverso la politica sportiva che lo pompa in maniera pazzesca. Pensate che è uscita la notizia della separazione con il Coach Sven Groeneveld, ex allenatore di Seles, Masha, Haas e Stitch, per dissidi tra trainer e sua madre, ma la realtà è un’altra, e deriva dall’ingerenza dell’universo tennistico cinese (politica sportiva) sulla gestione del ragazzo. La Cina è alla ricerca del campione totale ed è disposta a tutto, anche a fare pressione sull’ITF per avere delle briciole come queste. E infatti anche due ragazze cinesi, Fangzhou Liu e Xu Shilin hanno beneficiato di questi aiuti. Tutti questi ragazzi sono invogliati così a investire su loro stessi, cercando opportunità di allenarsi con i migliori fitness coach, poter allargare gli orizzonti, fare stage all’estero scambiandosi esperienze, per poter entrare nella fatidica top 100. Kaya Juvan (nella foto in copertina) ad esempio è stata aiutata anche se sinceramente avrebbe potuto farcela con le sue gambe (ottime per altro), mentre il sostegno a Rybakina è frutto di accordi sotterranei con la potente federazione Kazaka.

Karmal Kaur Thandi

Da notare che è stata premiata l’India con una giocatrice Karmal Kaur THANDI, 20 anni e top 200: segnatevi questo nome perché è una ragazza speciale che si allena anche nell’Academy di Sania Mirza che la reputa un fenomeno. Molto est europeo, moltissima Asia, pochissima Africa con Echargui e Sandra Samir a mezzo premio, una sola sudamericana Victoria Bosio, argentina dotata di 12500 dollari. Una curiosità: c’è anche una giocatrice della Papua Nuova Guinea che risiede tuttavia a Sidney, Abigail Tere-Apisah, 26 anni e numero 336 WTA che è verissimo fatichi più di altre a girare il mondo, però non sembra avere il livello e appare come una premiazione di facciata. Non me ne voglia Abigail che merita il massimo rispetto per come si impegna e per la fatica che fa. Così come i 12500 dollari forniti a Victoria Bosio e i 25mila a Carabelli appaiono solo il tentativo di accontentare qualche politico sportivo sudamericano che possa riempircisi la bocca. Vic è una ragazza fantastica, da Junior era fortissima ma ha un gioco che è rimasto quello di parecchi anni fa, fatica a venir fuori da una classifica anonima, e ovviamente le auguro di utilizzare la meglio questi soldi per fare il salto di qualità. Ma perché non aiutare qualche azzurra che ne avrebbe bisogno?
Maschi
$25,000 – Alexander Bublik (KAZ), Yunseong Chung (KOR), Miomir Kecmanovic (SRB)
Duck Hee Lee (KOR), Kamil Majchrzak (POL), Sebastian Ofner (AUT), Zsombor Piros (HUN)
Jurij Rodionov (AUT), Camilo Ugo Carabelli (ARG), Mate Valkusz (HUN), Yibing Wu (CHN), Mikael Ymer (SWE)
$12,500 – Roberto Cid Subervi (DOM), Moez Echargui (TUN)
Femmine
$25,000 – Magdalena Frech (POL), Valentini Grammatikopoulou (GRE), Ivana Jorovic (SRB), Kaja Juvan (SLO)
Fangzhou Liu (CHN), Andreea Amalia Rosca (ROU), Elena Rybakina (KAZ), Viktoriya Tomova (BUL)
Xu Shilin (CHN), Karman Kaur Thandi (IND), Katarina Zavatska (UKR)
$12,500 – Victoria Bosio (ARG), Sandra Samir (EGY), Abigail Tere-Apisah (PNG), Renata Zarazua (MEX)
Alessandro Zijno