ITF WTT Maschile 2019, week 1: Eric Vanshelboim vince in Cina. Brandon Holt, il figlio di Tracy Austin, trionfa a Los Angeles

Nuovo format e nuovo nome per i Futures che sono andato definitivamente in pensione. Ora il circuito ITF si chiama World Tennis Tour e avrà un suo ranking specifico che garantirà anche posti nei Challenger.

M25 Hong Kong (25mila$, Hard): E. Furness (Fra) b. J. Lenz (Ger) 5-6 rit.
Il francese Evan Furness, 20 anni, numero 466 ATP al momento ed ex buon Juniores (36 in classifica mondiale nel 2016) è nel momento migliore della carriera, sbanca il torneo di Hong Kong, che essendo un 25mila dollari dà ancora per quest’anno punti a ATP per chi vince (3) e chi arriva in finale (1). Verranno tuttavia conteggiati dalla prossima settimana in cui Furness quindi festeggerà il best ranking. Purtroppo per i colori azzurri il francese allenato dal papà Mark ha battuto al primo turno il nostro Bonadio, in forma smagliante in questi ultimi mesi, capace di vincere parecchie partite che gli consentiranno di entrare nei tabelloni de Challenger grazie alla classifica ITF a cui sono riservati 4 posti. Furness, dopo Bonadio ha messo in riga anche l’ottimo Yevseyev, poi i due giapponesi Yamasaki e Imai, prima di avvantaggiarsi del ritiro del tedesco Lenz in finale e poter alzare il trofeo. Ha pagato la scelta del francese di passare il capodanno ad Hong Kong (scelta fatta anche dal nostro Bonadio che comunque aveva fatto quarti la scorsa settimana sempre nella stessa città). Bonadio è stato tra i tennisti che ha più risentito del cambio delle classifiche perdendo nel giro di un secondo quasi 200 posti in classifica (da 317 a 503 ATP) tuttavia è alla posizione numero 14 del nuovo ranking ITF. Al futures di Faro in Portogallo nel 2018 il francesino dal rovescio bimane aveva vinto il suo primo torneo PRO, sempre su Hard, ora si è ripetuto ancora sul veloce e si propone come un possibile nuovo outsider francese. La Federazione ci crede molto tanto da averlo inserito nel programma di sviluppo di alta performance del Roland Garros, e avendogli concesso una wild card lo scorso anno nello Slam parigino in doppio misto con Fiona Ferro. Nel 2017 si era messo in evidenza battendo Baghdatis al Challenger di Eckental. La mitica coppia thailandese Ratiwatana/Ratiwatana, composta dai due gemelli Sanchai e Sonchat, trionfa nel torneo di doppio.


M25 Los Angeles, CA, Usa (25mila$, Hard): [WC] B. Holt (Usa) b. [2] E. Gomez (Ecu) 6-3 6-3
Brandon Holt (nella foto del titolo), statunitense di Rolling Hills, 20 anni anche lui, conquista il torneo di Los Angeles dove era in tabellone grazie ad una Wild Card. Secondo successo in tornei del circuito Futures, che ora si chiama World Tennis Tour dopo quello di Claremont a settembre 2018 sempre negli USA. Destrimane con rovescio bimane, l’americano in finale ha superato nettamente il più esperto ecuadoriano Emilio Gomez. Attenzione a questo ragazzo che è il figlio della supercampionessa statunitense Tracy Austin, ex numero 1 del mondo e vincitrice per due volte degli US Open: sposata con Scott Holt ha tre figli, il mezzano è proprio Brandon Holt, 185 centimetri, quindi non un gigante (la mamma era 165 cm circa) per le medie attuali dei tennisti PRO, ma decisamente ben fisicato. E’ al suo best ranking al numero 531 ATP con sicuro rialzo a breve. La delusione è arrivata dal fortissimo kazako Dmitry Popko, entrato con la testa di serie numero 1 e da gran favorito, eliminato nei quarti dall’americano Brooksby. Non c’erano azzurri in tabellone.

Eric Vanshelboim

Eric Vanshelboim nella vittoria cinese

M15 Anning, China (15mila$, Terra): E. Vanshelboim (Ukr) b. [5] L. Castelnuovo (Svi) 6-3 6-2
Clamoroso, ma non troppo, in Cina: il diciassettenne Eric Vanshelboim, senza ranking ATP e 1475 del ranking WTT, al suo secondo torneo da professionista vince il 15mila su terra di Anning, battendo per altro nei quarti il forte Ti Chen testa di serie numero 1 del tabellone e poi in finale avendo la meglio sul più esperto svizzero Luca Castelnuovo. E’ entrato nel main draw utilizzando le nuove regole che riservano 5 posti agli Juniores meglio piazzati e lui era al numero 91 al momento dell’iscrizione. Lo scorso anno, ad ottobre 2018 nel primo torneo da Pro è ovviamente partito dalle qualificazioni e ha fatto quarti di finale ad Antalya in Turchia. Attualmente numero 61 delle ultime classifiche mondiali Juniores (34 nella race Junior Master di Changdu), Vanshelboim è un tennista molto attento tatticamente, un vero lottatore. Da quale parte del mondo provenga questo ragazzo è difficile da dire: è nato in Bosnia nel 2001 dove la famiglia si era trasferita per conto delle Nazioni Unite dove lavora il padre Vitaly. Sul sito ITF c’è scritto che Eric è mancino ma avendolo visto giocare lo escludo, e che giocherebbe da entrambi i lati a due mani, e escludo anche questo. Il papà Vitaly infatti, contattato personalmente, mi conferma che il ragazzo gioca ad una mano anche il rovescio e che è molto bravo a tagliare la palla. Il suo obiettivo sarebbe quello di entrare in top 500 come ranking WTT e migliorare anche la classifica Juniores ITF. Eric è cresciuto tennisticamente in Danimarca, pur essendo di nazionalità Ucraina e il suo coach è Rune Thomsen. In ogni caso il giovane Eric Vanshelboim è un vero talento, determinato e spregiudicato all’interno di binari tattici ordinati, insomma potrebbe essere un predestinato. Circa 8 anni fa, quando Eric era Under 10 giocò e vinse il doppio misto insieme alla nostra Giorgia Di Muzio (Under 18 azzurra in rampa di lancio) in un torneo all’Accademia di Bollettieri a Bradenton.

Non c’erano azzurri in tabellone principale, i fratelli Bessire Andrea e Francesco non sono riusciti a qualificarsi.
Alessandro Zijno