Prajnesh Gunneswaran, il toro gioioso di Shiva

Prajnesh Gunneswaran: indiano, 29 anni, 104 ATP
Sviluppo Potenziale: (99% del potenziale, se le ginocchia tengono può entrare nei top100)

Prajnesh Gunneswaran è un tennista indiano di 29 anni con un passato da Junior molto incostante, e soprattutto un avvento al professionismo vero e proprio assai tardivo per gli standard a cui siamo abituati noi europei. E’ un tennista mentalmente piuttosto forte, a detta dei suoi avversari, non possiede armi atomiche ma è solido nelle scelte e sa capire i momenti. Questi i motivi della sua scalata quasi in top 100, che appare una chimera raggiungibile ma difficilmente mantenibile vista la concorrenza. Sarei sorpreso felicemente di vederlo spesso nei main draw degli Slam. Mai dire mai però.

La Scheda
Mancino con rovescio bimane, Prajnesh Gunneswaran è alto quasi un metro e novanta e solo da pochi anni ha messo su qualche chilo di muscoli, lavorando sulla forza. Fino ad un paio di anni fa, quindi prima della sua scalata nel ranking, era più filiforme. Longilineo e comunque veloce, è emerso pian piano giocando i tornei asiatici in particolar modo, distinguendosi dai suoi competitor indiani per una difesa ottima, un po’ come anche Ramanathan, mentre il servizio è preciso e lavorato bene ma non potentissimo. L’ho visto giocare molte volte, sia contro ragazzi italiani sia stranieri e ne spesso apprezzato le doti caratteriali. Tempo fa contro Kecmanovic, uno che a tennis gioca divinamente, ho notato che era diventato ancora più solido da fondo, riuscendo a non perdere troppo campo, alzando dei cross fastidiosi nei momenti giusti. In risposta benissimo, secondo me è il suo miglior fondamentale. Sia dalla parte del diritto che del rovescio sa trovare traiettorie fastidiose, insomma è un tennista che devi battere.
Le Dichiarazioni.
” In questo momento sono il numero uno del mio Paese e non lo avrei mai creduto fino a qualche mese fa. A Bangalore la settimana scorsa ho vinto il mio secondo Challenger della carriera raggiungendo il best ranking ed ora vivo il sogno della top 100!!! Peccato per la finale di oggi a Pune, persa contro Ymer, ma sono davvero felice. Felice per il livello di gioco che è migliorato tantissimo. In realtà è stato un percorso a tappe, allenandomi su tutti i fondamentali. All’inizio sembra che non riesci a mettere in pratica in performance quello che provi in training, poi ad un certo punto è come se il copro metabolizzasse e il tuo livello aumenta. Il mio coach M. Balachandran da tempo mi chiede di provare ad essere più offensivo e sa bene che il mio gioco maggiormente difensivo a volte è dovuto al fatto che subisco la pressione dell’avversario. Per cui la contromisura era solo provare ad essere propositivo fin da subito, accelerando l’attacco. Ho un servizio che non mi dà punti immediati ma mi permette di avvantaggiarmi nello scambio. Quando riesco a variare il gioco, cioè magari insistendo sul rovescio avversario, per poi abbassare la traiettoria con un back, allora posso creare le condizioni per venire a rete e chiudere. Proprio per migliorare il gioco a rete parteciperò anche a qualche tabellone di doppio. L’obiettivo è sia la top 100 per il 2019, sia partecipare a qualche tabellone 250 ATP.”


La Storia
Prajnesh Gunneswaran è nato il 12 novembre 1989 a Chennai che è di fatto la capitale del tennis indiano. Senza un’attività di livello da Junior l’indiano ha vinto il suo primo Futures nel 2013 in India, poi ha quasi abbandonato l’attività internazionale intorno ai 24 anni per tornare competitivo un paio d’anni dopo con un 2016 molto buono, poi un 2017 in cui è entrato in top 300. Sembrava non riuscisse a salire di più, quando in questa stagione con un parziale di 29W 17P è finalmente sbocciato con un Futures vinto in India e poi Challenger vinto ad Anning, altro Challenger trionfale a Bangalore e la finale di oggi a Pune persa dallo svedese di origini etiopi, Ymer. La vittoria di Stoccarda su erba contro Shapovalov resta il capolavoro di stagione, e chissà che non si ripeta in futuro. Non ha moltissimo da difendere fino alla primavera 2019 quindi sicuramente manterrà posizioni di rilievo, poi ad aprile avrà la cambiale di 125 punti di Anning e lì saranno dolori se il livello non dovesse essere mantenuto. Nella religione o cultura dell0induismo spesso le divinità sono rappresentati in modo antropomorfo e a noi Prajnesh ricorda il toro “nandin” detto il gioioso, che è associato a Shiva, unendo la sacralità dei bovini e la forza erotica di Shiva stesso.
Alessandro Zijno