Vamos ganhar, Thiago Monteiro

Thiago Monteiro: brasiliano, 24 anni, 118 ATP
Sviluppo Potenziale: 60% (la crescita vera parte da oggi)

Thiago Monteiro è stato best ranking al numero 74 ATP ad inizio 2017 con la migliore stagione nel 2016 e il primo e finora unico Challenger conquistato a Aix En Provence. Secondo noi è molto lontano ancora dalle migliori performance, è competitivo sul veloce anche se ovviamente preferisce la terra per un gioco con molte rotazioni. Ha un futuro secondo noi da top 30, con qualche punta anche superiore, un po’ la carriera del connazionale Bellucci. Mi aspetto già un exploit al Roland Garros 2019.
La Scheda
Alto 183 cm per 178 kg di peso, il tennista nato a Fortaleza in Brasile, fonda il suo gioco su una manovra che parte dal diritto per poi tessere la sua tela e chiudere con vincenti da entrambi i lati. E’ mancino come il suo idolo Rafa Nadal, e come lui usa molto il topspin. Lo vidi dal vivo a Vicenza nel 2016 perdere da Edoardo Eremin 7-6 al terzo set dopo aver dominato il primo parziale e mi sembrò davvero un prospetto molto forte, dotato di una ottima difesa con gambe che lo mettono in grado di ribaltare l’inerzia dello scambio velocemente. Mi è capitato poi di rivederlo nelle quali del Foro l’anno successivo e lo trovai ancora cresciuto sul piano tecnico ed atletico, ed in particolare sul servizio. Le notizie dall’interno del suo staff a Rio dicono che il lavoro sul piano dell’atteggiamento mentale stia pagando.
Le Dichiarazioni.
Thiago Monteiro nel 2017 ha ufficializzato la sua relazione con Beatriz Haddad Maia, tennista attualmente numero 130 ATP ma ex top 100 nel 2015, e i due sono molto seguiti sui social dai tifosi brasiliani, sempre molto caldi con i propri idoli. Per questo Thiago da me intervistato a L’aquila in occasione del Challenger ha parlato del tennis ma anche della sua meravigliosa storia d’amore: “Sono contento comunque di come sto giocando, sto cercando di cambiare qualcosa nel mio gioco per fare un numero maggiore di vincenti. Molti punti ATP del circuito maggiore si giocano sul veloce e voglio migliorare i primi colpi cominciando dal servizio. Sulla storia con Bia (Beatriz Haddad Maia) ci siamo conosciuti all’Accademia di Larri Passos e siamo cresciuti assieme, quindi siamo stati prima amici e poi… è scattata la scintilla. Lei è più estroversa tende a tirare fuori le emozioni, mentre io sono più chiuso, o almeno comunico meno con le parole. In campo però cerco di caricarmi anche con il self-talking, è qualcosa su cui sto lavorando e che considero molto importante. Purtroppo riusciamo a vederci poco, siamo due professionisti e girando il circuito si fa fatica a trovare il tempo. Il mio obiettivo? Rientrare in top 100 e diventare il miglior giocatore brasiliano dopo il re Guga Kuerten che insieme a Nadal è il mio idolo indiscusso.”


La storia
Thiago Monteiro nasce a Fortaleza il 31 maggio 1994, da una famiglia benestante del nordest del Brasile, inserita in un contesto economico che si è sviluppato molto negli ultimi 30 anni grazie ad un forte impulso industriale e soprattutto turistico. Thiago fino a 9 anni ha giocato anche a calcio e sembrava proprio un vero talentino, ma grazie al fratello maggiiore si è avvicinato anche al tennis e ha finito per preferire la racchetta. Fin da subito è apparso fortissimo, grazie anche al futebol che gli ha dato un grande occhio sulla palla e ottime gambe. Ha vinto diversi tornei da Under 14 e poi si è trasferito dall’altra parte del Brasile, nello Stato di Santa Caterina dove è diventato “grande” grazie a Larri Passos, ex Coach di Thomas Bellucci e soprattutto di Guga Kuerten di cui è stato il vero creatore. Lì è diventato il numero 2 del mondo a livello Juniores e ha anche conosciuto la sua “namorada” Beatriz Haddad Maia. Poi si è trasfeito a Rio e la federazione brasiliana ha affidato il compito di farlo diventare un giocatore ATP a Carlo Matos e Joao Zwetsch. Nel 2011 vince il primo titolo Futures in Brasile su superficie veloce, e scala rapidaente la classifica ATP fino ad issarsi nel 2013 al numero 270 ATP. Poi vari infortuni lo tormentano fino al 2016 quando invece ritrova la massima forma, vince il Challenger di Aix En Provence entrando in top 100. Oggi è numero 118 del mondo, pronto a spiccare il volo.

Alessandro Zijno